Rilasciato l’uomo che ha arrostito un gatto: “L’avevo trovato già morto”

A Campiglia Marittima

LUG 2, 2020 -

Firenze, 2 lug. (askanews) – Non è stato arrestato, ma solo denunciato a piede libero, il 21enne immigrato originario della Costa d’Avorio, che martedì scorso ha “arrostito” un gatto, all’aperto, a pochi passi dalla stazione di Campiglia Marittima (Livorno). L’uomo ha infatti dichiarato ai carabinieri di aver trovato l’animale già ucciso e di averlo cucinato per poterlo mangiare. Il codice penale, in Italia, non prevede pene per chi uccide animali “per necessità”. Il nigeriano è in attesa del risultato del ricorso presentato al Tribunale di Firenze dopo la negazione dello status di rifugiato.

“Dubbi” sono stati sollevati sull’autenticità, non tanto del video, quanto della scena, anche dal sindaco di Campiglia, Alberta Tacciati: “è evidente che ci sono diverse incongruenze.

Il dubbio sorge spontaneo. Con le autorità ci siamo confrontati stanno portando avanti le indagini”. E una spiegazione, per scartare eventualmente l’ipotesi del bisogno per fame, l’ha formulata Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di Fratelli d’Italia: “da tempo denunciamo l’operato in Italia della Mafia Nigeriana, che ha tra i suoi riti anche sacrifici di animali (come galline e gatti) e purtroppo in alcuni casi anche umani, come dimostrato da numerosi esperti di culti nigeriani e dei loro riti vudù e juju”.

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