Milano, premiati i 4 vincitori del concorso scolastico Leonardo 500

Coinvolti oltre 6mila bambini e ragazzi con 31 progetti

LUG 2, 2020 -

Milano, 2 lug. (askanews) – Sono la Scuola dell’Infanzia Colletta con il progetto “Noi come Leonardo”, la Scuola Primaria Paritaria Casa dei bambini scuola Montessori onlus con il progetto “Leonardo tra noi”, la scuola secondaria di primo grado Toscanini con il progetto “In volo nel cloud di Leonardo” e il Liceo statale delle Scienze Umane Gaetana Agnesi con il progetto eBook “Leonardo e il duomo di Milano”, i quattro vincitori del Concorso “Con i voli della mente Leonardo torna a scuola”, organizzato dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Milano, dal Comando 1a Regione Aerea dell’Aeronautica Militare, in collaborazione con l’Ufficio scolastico della Lombardia – AT di Milano, nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

Nella sfida sono stati coinvolti oltre 6mila bambini e ragazzi, presentando 31 progetti, uno per ogni scuola, che sono stati votati dai cittadini e valutati da una commissione di esperti formata da rappresentanti delle istituzioni coinvolte, ma anche da docenti delle facoltà di pedagogia delle università Cattolica e Bicocca. I quattro vincitori sono stati premiati, questo pomeriggio nel cortile d’onore di Palazzo Marino, alla presenza del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Bussetti, del Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare Roberto Rossi e dell’assessora all’Educazione Laura Galimberti che ha consegnato a ognuno di loro un notebook Thinkpad offerti da Lenovo.

“Il Concorso – dichiara l’assessora Galimberti – ha accompagnato gli studenti delle scuole milanesi in questo anno complicato, offrendo un’occasione per riscoprire il genio di Leonardo a 500 anni dalla sua scomparsa, attualizzandolo e adattando le sue innovazioni al tempo presente. Siamo contenti, inoltre, di aver coinvolto la città che ha potuto votare i progetti e contribuire a eleggere i vincitori. Poter accedere online, da casa, a lavori dei bambini che normalmente rimangono solo dentro le aule risponde alla logica delle scuole aperte a cui teniamo particolarmente”.