UniPd: il cuore è giovane, età biologica non corrisponde a cronologica

Ricercatori padovani su "Scientific Reports"

LUG 1, 2020 -

Roma, 1 lug. (askanews) – Il cuore è in realtà più giovane rispetto alla sua età cronologica. Lo dimostra una ricerca compiuta dall’Università di Padova nata dalla collaborazione fra la Cardiochirurgia e il Laboratorio di Genomica.

Lo studio “The biological age of the heart is consistently younger than chronological age”originato dalla collaborazione tra la Cardiochirurgia, dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, guidata da Gino Gerosa, e il Laboratorio di Genomica e Mutagenesi Ambientale diretto da Sofia Pavanello del Dipartimento di Scienze Cardio-toraco-vascolari e Sanità pubblica dell’Università di Padova, è stato pubblicato nella prestigiosa rivista “Scientific Reports”. I ricercatori hanno determinato l’età biologica del cuore, altresì definita età epigenetica o di metilazione del DNA (DNAmAge), in particolare dell’atrio destro e sinistro, confrontandola con quella dei leucociti del sangue periferico, tessuto più facilmente disponibile.

“Abbiamo scoperto che l’età biologica di entrambi i tessuti atriali (destro e sinistro), è molto più giovane rispetto all’età cronologica di ben 12 anni – spiega Pavanello -, mentre l’età biologica del sangue è molto simile all’età cronologica. Abbiamo così dimostrato che l’età biologica del cuore non riflette l’età cronologica del donatore. Inoltre, non esistono differenze significative tra atrio destro e sinistro, suggerendo che, sebbene anatomicamente differenti ed esposti a diverse condizioni fisiologiche, le diverse aree del cuore hanno la stessa età epigenetica non mitotica. L’età biologica del cuore (atrio destro e sinistro) è anche circa 10 anni più giovane rispetto a quella del sangue. Ciò suggerirebbe che il sangue è più suscettibile ai cambiamenti epigenetici indotti dall’interazione dell’avanzare dell’età e dei fattori ambientali rispetto al cuore”. (segue)