Roma, lanciata al Maxxi ReWriters community che riscrive realtà

Sarà magazine, aggregatore social e ReRadio

GIU 16, 2020 -

Roma, 16 giu. (askanews) – Nasce a Roma il primo giorna-libro italiano, che è insieme un magazine, un aggregatore di bloggers, vloggers, youtuber e podcaster, e vuole riscrivere collettivamente la realtà. Si chiama ReWriters ed è stato presentato oggi a Roma nella suggestiva cornice del Maxxi dai suoi fondatori: Eugenia Romanelli, docente scrittrice e giornalista, Annalisa Nicastro, direttrice di SOund36 Music Magazine e Leggere:tutti, e Ernesto Assante, giornalista e critico musicale, responsabile del ‘fiore all’occhiello’ del nuovo brand culturale: ReRadio, la radio che trasmettetà h24 anche da Repubblica.it, con un palinsesto Rewriters. “ReWriters è la risposta a un’insofferenza collettiva verso un mondo che va riscritto, mettendo la creatività al posto della combattività – ha spiegato Eugenia Romanelli, direttrice responsabile della testata giornalistica -. Con intellettuali, artisti, scrittori, under25 insieme a grandi firme, useremo il pensiero divergente e laterale per riscrivere la realtà in cui viviamo, anche culturalmente, con la speranza di lasciare ai nostri figli un mondo più abitabile”. Testimonial dell’iniziativa come “Rewriter n.1” l’artista romano Rancore, cui è stato regalato un ‘Sanpietrone’: una seduta artistica a cura di #LABOArchitectsAndInventors. A celebrare l’evento in esterna, l’installazione site specific “Nuovi punti di vista” di Cristiana Meloni, fondatrice di LaboArch: 10 sedute “Sanpietrone” sono state posizionate lungo una linea immaginaria di 25 metri e sulle 10 sedute sono stati trascritti i 10 “punti” del manifesto culturale ReWriters, animati da un flash mob di 10 ragazzi organizzato da Double Studio. Una sezione del magazine e del giorna-libro ospiteranno un’esperimento di scouting di nuovi talenti: l’associazione Rand, insieme a Ernesto Assante, il critico d’arte contemporanea Luca Beatrice, l’etichetta musicale Artist First, selezionerà i migliori “rewriters” per pubblicare il loro romanzo, per produrre il loro brano e per lanciare fotografi emergenti, e così immettere nel mercato dell’industria artistico-culturale nazionale e internazionale i nuovi riscrittori dell’immaginario contemporaneo.