Rientrata la protesta dei detenuti a Caserta (8 agenti feriti)

Nel pomeriggio atteso capo del Dap

GIU 13, 2020 -

Napoli, 13 giu. (askanews) – Si placa la rivolta dei detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). A comunicarlo fonti sindacali. Intanto sale ad otto il bilancio degli agenti feriti durante la ribellione dei reclusi. Sul posto erano presenti anche il vice capo del Dap, Roberto Tartaglia, il provveditore delle carceri campane Antonio Fullone ed il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro Milita. Intanto, da quanto si apprende, questo pomeriggio dovrebbe arrivare nel carcere casertano anche il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), Bernardo Petralia.

La notte scorsa diversi agenti del penitenziario sono stati aggrediti da due detenuti extracomunitari. Questa mattina, circa 60 detenuti hanno occupato l’intera sezione del reparto di isolamento, devastando anche alcuni uffici. Nei giorni scorsi, invece, a protestare sono stati gli agenti della polizia penitenziaria per le modalità di consegna di alcuni avvisi di garanzia da parte dei carabinieri per presunti maltrattamenti a detenuti.

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe: “La tensione è sempre molto alta” e che è impensabile “depotenziare la polizia penitenziaria nell’esercizio del proprio dovere. Gli agenti che curano l’ordine e la disciplina si trovano ad essere indagati.

Senza contare la ‘spettacolarizzazione’ che c’è stata nella consegna degli avvisi di garanzia. Questo è molto preoccupante.

Ci vuole più rispetto per la polizia penitenziaria che svolge un lavoro difficile”.

“Io sono dell’idea che con chi ferisce, devasta e si impossessa delle chiavi di un reparto, evidentemente, c’è poco dialogo.

Anche se, ovviamente, il discutere serve ma limitato alla possibilità di redimersi subito” commenta, Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria (SPP).

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