Impianti a fune, situazione sbloccata. Regioni verso riapertura

Borghi (Pd): assicurare ripresa attività turistiche

GIU 5, 2020 -

Roma, 5 giu. (askanews) – Si sblocca la questione delle autorizzazioni per la riapertura degli impianti di risalita nelle aree montane, oggetto nei giorni scorsi di fitte interlocuzioni tra le associazioni di categoria, i sindaci delle stazioni turistiche montane, le Regioni, i parlamentari e il governo dopo la previsione del DPCM dello scorso 17 maggio che -al fine di contenere le possibile situazioni di contagio da Covid19- aveva stabilito che gli impianti a fune dovevano restare chiusi fino alla data del 14 giugno 2020. Della vicenda si è occupato anche il deputato piemontese Enrico Borghi (Pd), che nella sua funzione di consigliere speciale del governo per la montagna oggi comunica gli sviluppi della questione. “In queste ore -dichiara l’on. Enrico Borghi- il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con una nota firmata dal capo di gabinetto del Ministro, consigliere Alberto Stancanelli, ha annunciato che ai sensi del Decreto legge 16 maggio 2020, n.33, le Regioni interessate possono introdurre da subito misure derogatorie ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte con Dpcm, in relazione alla situazione epidemiologica del territorio. Nella medesima nota, si fa presente che a valle del termine del 14 giugno sarà presumibilmente possibile riaprire gli impianti con le precauzioni previste in materia di prevenzione sanitaria, e quindi si ritiene che nel frattempo si possa procedere a programmare la ripresa delle attività per la stagione estiva e ad avviare tutte le operazioni propedeutiche per la riapertura degli impianti, come ad esempio le manutenzioni, le verifiche e le prove funzionali finalizzate all’apertura. Ci siamo attivati in questi giorni per contemperare l’interesse pubblico alla salute dei cittadini con la ripresa delle attività turistiche e commerciali, e ringrazio in tal senso i ministri De Micheli e Boccia per il lavoro che hanno svolto, raccogliendo le istanze da noi portate sul tavolo del governo. Ora la palla passa alle Regioni, che nell’ambito delle rispettive competenze potranno attivarsi per sbloccare definitivamente la riapertura degli impianti di risalita in montagna, assicurando quindi la ripresa delle attività turistiche e commerciali con l’imminenza della stagione estiva”.