Riciclaggio, intercettazione De Gregorio: l’ho fatto

Una conversazione del gennaio 2017 con un altro indagato

GIU 3, 2020 -

Roma, 3 giu. (askanews) – “Io là l’ho fatto e quindi voglio dire… Mi carico le responsabilità… Però poi il gioco delle responsabilità ha un limite perché quello, più quello, porta al problema sicuro”. Così ha detto in una conversazione del 17 gennaio 2017, registrata all’interno della sua auto, l’ex senatore Sergio De Gregorio. La chiacchierata è con i suoi collaboratori Vito Frascella ed Antonio Fracella. “Io già adesso sono convinto che qualche piccolo problema lo prenderemo per carità – ha detto ancora l’ex parlamentare – ce lo andiamo a spicciare… Non voglio fare il pessimista per carità”.

Il riferimento è agli accertamenti che stava svolgendo all’epoca la Guardia di finanza nell’ambito di un procedimento avviato dalla Procura di Milano e che preoccupa non poco De Gregorio. In una altra conversazione del pomeriggio del 1 dicembre dice: “Io non ho cacarelle o prudenze, ne ho avuti 100 tutti assieme e tu non sai quanto ti entrano fino alle mutandee quante giustificazioni devi dare della tua vita, mi auguro che non capiti mai a nessuno di voi, ma ti assicuro che averne 100 addosso è stata un’esperienza non da poco e quando entrano se ne vanno dopo due anni… È per colpa loro se ho perso un gruppo da 76 milioni di euro capisci?”.

Gli investigatori ritengono che per giustificare il flusso di denaro De Gregorio elabora una articolata strategia difensiva, emersa dalle intercettazioni telefoniche, con Giuseppina De Iudicibus, amministratore unico della società Ittica Italiana – si spiega in una nota – L’ex senatore suggerisce una versione dei fatti che vede Michela Miorelli interessata all’apertura in Portogallo di un allevamento di pesce attraverso la società Ittica Italiana, per la quale si sarebbe avvalsa della sua consulenza e di quella di Pietro Schena. Le somme di denaro – si aggiunge – secondo la versione di De Gregorio, sarebbero servite per le spese e i viaggi in Portogallo effettuati per verificare la fattibilità dell’affare, che poi sarebbe saltato.

Il blitz di stamane della polizia ha portato al sequestro delle quote sociali di 5 società: Apron, Italia Global Service, Pianeta Italia, Italia Comunicazione e Ittica Italiana. Il giudice Antonella Minunni ha disposto il sequestro per equivalente anche di 470.700,00 euro, perché vantaggio patrimoniale delle operazioni di autoriciclaggio e riciclaggio. La Italia Comunicazione srl – si ricorda – gestiva il magazine online Pianeta Italia News, ‘periodico di attualità, politica, cultura e sport’ all’epoca dei fatti diretto da Maria Palma, moglie di De Gregorio.