Fase 2, Abruzzo: in istituti pubblici e privati si va in aula

Anche gli esami finali potranno essere svolti in sede

MAG 29, 2020 -

Pescara, 29 mag. (askanews) – Torna in aula formazione professionale. L’ordinanza n.67 del presidente della Giunta regionale autorizza gli organismi di formazione e gli istituti che organizzano percorsi di istruzione, riconosciuti dalla Regione Abruzzo, a riattivare i corsi sospesi a causa dello stato di emergenza sanitaria legato al Covid-19 o che non erano proseguiti in modalità “formazione a distanza”. Nello specifico il provvedimento riguarda: i corsi di formazione professionale autorizzati dalla Regione e finalizzati al conseguimento di una qualificazione o di una abilitazione, autofinanziati dagli allievi o finanziati da risorse pubbliche; i percorsi di formazione continua svolti in azienda e finanziati nell’ambito dei fondi interprofessionali; i percorsi di formazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo e finanziati con fondi privati (ad esempio: agenzie per il lavoro); i percorsi ITS, IeFP e IFTS. Il via libera della Regione riguarda naturalmente anche i tirocini curriculari o stage, cioè percorsi di formazione sul posto di lavoro previsti espressamente dal programma del corso. Allo stesso modo, anche gli esami finali potranno essere svolti in “modalità presenza” oppure in aula. Il via libera ai corsi professionali in presenza e alla ripresa delle sessioni di esame con le stesse modalità segue di una settimana il via libera ai tirocini extracurriculari sul posto di lavoro e al pari di questi prevede una serie di prescrizioni in capo all’organismo di formazione e agli istituti professionali necessarie e indispensabili per la ripresa dell’attività in aula. Si tratta di prescrizioni che devono essere attuate prima della ripresa dei corsi. Per quanto riguarda invece i corsi di formazione e quelli di istruzione di competenza regionale autorizzati nel periodo di emergenza sanitaria in modalità a distanza o FaD, “essi – è riportato nell’ordinanza – continuano secondo tale modalità sino a completa definizione delle ore da svolgere in remoto”; non solo ma la Regione ritiene preferibile la formazione a distanza e per questo la continuerà ad autorizzare fino alla cessazione dello stato di emergenza.