Lombardia, Rolfi: attivare procedura aiuto pescatori professionisti

Chiesto decreto a ministro Bellanova, coinvolta anche acquacoltura

MAG 23, 2020 -

Milano, 23 mag. (askanews) – “I pescatori professionisti e le imprese acquicole dei laghi lombardi versano in condizioni di difficoltà. Se non interveniamo subito, molti non riusciranno a riprendere l’attività. Ho chiesto al ministro di attivarsi al fine di sfruttare la flessibilità concessa dall’Europa sulla destinazione dei fondi Feamp”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, che questa mattina ha scritto una lettera ufficiale indirizzata al ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova.

I recenti regolamenti per contenere le conseguenze economiche negative dell’emergenza Covid 19, hanno infatti introdotto importanti novità rivolte al settore della pesca professionale anche delle acque interne. Le nuove norme europee intervengono sulla programmazione Feamp consentendo di eliminare i vincoli di destinazione delle risorse e quindi una maggior flessibilitaà nel loro utilizzo. Introducono il contributo di fermo pesca, tradizionalmente riservato solo a chi opera in mare, anche per la pesca professionale nelle acque interne. Autorizzano l’assicurazione degli stock acquicoli e le compensazioni alle perdite per mancata produzione per crisi sanitaria alle imprese acquicole e alle imprese di trasformazione.

“Le risorse a oggi non impegnate – spiega Rolfi – potranno essere ridestinate dagli Stati membri in funzione delle esigenze connesse ai gravi danni causati dalla sospensione delle attivita’ dei pescatori professionisti e delle loro imprese. Comprese quelle del settore dell’acquacoltura. Una speranza per il mondo piscatorio. Chiediamo dunque interventi immediati da parte del Ministero per attivare le procedure delle nuove previsioni regolamentari e i meccanismi di modifica dei Po Feamp. Questo – aggiunge l’assessore – al fine di indirizzare le risorse sulle nuove misure di sostegno ai pescatori professionisti e alle imprese acquicole che non hanno potuto svolgere la loro attività per il tempo del lockdown”.

“Auspico la rapida adozione di un Decreto Ministeriale, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, nel quale – chiarisce Rolfi – vengano stabilite le modalita’, i tempi e le risorse che consentano all’Autorita’ di Gestione nazionale del Feamp, in stretta collaborazione con gli Organismi Intermedi presso le singole Regioni, di attivare aiuti e sostegni per i nostri pescatori”.

“La Lombardia – conclude Rolfi – può contare su 180 pescatori professionisti, 60 imprese del settore acquacoltura con circa 600 addetti e una produzione pari al 10% del dato nazionale. Sono produzioni sostenibili, di alta qualità e apprezzate a livello internazionale. La pesca, che è una attività che ha importanti connessioni con la gastronomia e il turismo, ha una grande valenza tradizionale ed ambientale da salvaguardare”.