Com’è la situazione coronavirus nelle carceri

Dal rapporto dell'associazione Antigone

MAG 22, 2020 -

Roma, 22 mag. (askanews) – I primi casi di contagio da Covid-19 si sono registrati a partire da metà marzo e attualmente, come riferisce il Garante nazionale, sono 119 i positivi tra le persone detenute di cui 2 in ospedale, mentre sono 162 i contagi tra il personale. 4 detenuti e 4 operatori sono morti (2 agenti e 2 medici). Lo si apprende dal 16esimo Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione, presentato oggi, in videoconferenza.

La situazione è però molto disomogenea. Nella maggior parte degli istituti, non si è verificato nemmeno un caso di contagio ma a Verona ad esempio si è parlato di 29 casi di Covid-19, a Torino di 67, numeri altissimi se paragonati al resto del Paese. In Francia, una settimana prima, le persone contagiate erano 118 fra i detenuti e 292 fra lo staff; in Spagna, il 12 maggio, erano rispettivamente 60 e 318. Negli Usa, al 15 maggio, erano rispettivamente 29.814 e 9.231, e 415 detenuti e 38 operatori erano morti, sottolinea il Rapporto.

Altre cose emerse sugli istituti di pena nel Rapporto: in 25 delle 98 carceri visitate da Antigone nel 2019 sono trovate celle in cui non era rispettato il criterio dei 3 mq per detenuto. In 14 istituti visitati le celle più affollate ospitavano 5 detenuti, in 13 c’erano celle da 6, in due istituti c’erano celle da 7, in 5 c’erano celle che ospitavano anche 8 persone ed in 3, Poggioreale, Pozzuoli e Bolzano, c’erano celle che ne ospitavano 12 contemporaneamente.

E comunque, erano 52.679 i detenuti presenti nelle carceri italiane lo scorso 15 maggio. 8.551 in meno rispetto a fine febbraio. Il tasso di affollamento attuale è del 112,2%, mentre due mesi e mezzo fa era del 130,4%. Da 5 anni, dal periodo post sentenza Torreggiani, il numero di persone recluse nei penitenziari italiani non era così basso”.

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