San Siro, Soprintendenza: no interesse culturale, esclusa tutela

Parere al Comune: "Resisuali persistenze dell'impianto originario"

MAG 21, 2020 -

Milano, 21 mag. (askanews) – Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano “non presenta interesse culturale”, e pertanto è stato “escluso dalle disposizioni di tutela” e perciò può essere abbattuto. Lo evidenzia il Segretariato Regionale per la Lombardia del Ministero dei Beni Culturali nel parere inviato al Comune di Milano che nei mesi scorsi aveva chiesto una serie di verifiche sul progetto presentato da Inter e Milan per la realizzazione del nuovo stadio di San Siro e la riqualificazione dell’area circostante.

Secondo quanto evidenziato in un passaggio del documento della Commissione Regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, “le persistenze dello stadio originario del 1925-26 e dell’ampliamento del 1937-39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi di adeguamento e ampliamento realizzati nella seconda metà del Novecento e pertanto non sottoposte alle disposizioni” di tutela “perchè non risalenti a oltre 70 anni”.

Secondo i tecnici della Soprintendenza, insomma, dell’impianto originario è rimasto ben poco. Le varie operazioni di stratificazione, adeguamento e ampliamento della struttura “fanno dello stadio, come è oggi percepibile nel suo insieme, un’opera connotata dagli interventi del 1953-55, oltre a quelli del 1989-90, nonchè dalle opere successive al Duemila”. In altre parole, l’attuale Stadio di San Sito è il risultato di “un’archittetura soggetta ad una continua trasformazione in base alle esigenze legate alla pubblica fruizione e sicurezza e ai diversi adeguamenti normativi propri della destinazione ad arena calcistica e di pubblico spettacolo”.