Conservazione documenti digitali: Garante Privacy chiede più tutele

Il parere dell'Autorità sulle linee guida AgID

MAG 21, 2020 -

Roma, 21 mag. (askanews) – L’AgID dovrà stabilire regole più precise per fare in modo che i soggetti che si occupano di conservazione dei documenti informatici rispettino a pieno la normativa sulla protezione dei dati personali, nel caso in cui la fornitura del servizio offerto a PA e a privati venga a cessare. Questa la richiesta del Garante della privacy in relazione alla bozza di “Linee guida per la stesura del piano di cessazione del servizio di conservazione”, predisposte dall’Agenzia per l’Italia digitale nell’ambito dell’attuazione del Codice per l’Amministrazione Digitale (Cad). Lo schema sottoposto a parere individua regole tecniche e di indirizzo che aiutano il “conservatore” di documenti informatici (come quelli contabili e le dichiarazioni fiscali) a predisporre un piano per la corretta migrazione dei dati che eviti perdite di informazioni, sia in caso di cessazione del servizio che di ritiro dell’accreditamento da parte dell’AgID all’operatore che lo fornisce. Nel predisporre tale piano, il conservatore deve tenere conto di molteplici variabili e fattori di rischio, tra cui il grado di interoperabilità nei processi di migrazione, l’affidabilità dell’impianto tecnologico, i livelli di aggiornamento e di sicurezza fisica e logica. Nel parere finale, il Garante privacy ha chiesto all’AgID, di integrare lo schema in modo da assicurare specifiche tutele per i dati personali trattati in linea con il Regolamento europeo in materia, il cosiddetto GDPR. (Segue)