Masi Agricola, primi effetti Coronavirus su ricavi e redditività

Indebitamento finanziario stabile

MAG 15, 2020 -

Roma, 15 mag. (askanews) – Nel 1°trimestre 2020, Masi Agricola ha registrato ricavi pari a 13 milioni di euro (vs 13,3 mln di euro) e EBITDA pari a 2,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2019 (2,5 mln di euro). Indebitamento finanziario netto stabile. L’Export si presenta sostanzialmente stabile, grazie a una performance positiva delle Americhe.

I Ricavi pari a 13,0 milioni di euro (13,3 mln di euro) registrano una diminuzione del , 2,4%, con ricavi like-for-like -7,7%. L’EBITDA registra 2,3 milioni di euro (2,5 mln di euro). L’ Indebitamento Finanziario Netto 8,6 milioni di euro (8,7 mln di euro al 31 dicembre 2019). Si è infatti riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di Masi Agricola S.p.A., società quotata sul mercato AIM Italia e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, che ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2020.

Si evidenzia che i dati riferiti al primo trimestre 2020 includono ricavi di una certa significatività derivanti da operazioni di compravendita one-off di prodotti di vinificazione di carattere accessorio. Considerando i soli ricavi like-for-like il raffronto evidenzia un primo trimestre 2020 con ricavi per 12.293 migliaia di euro (e quindi in riduzione del 7,7%) e un EBITDA Margin del 18,3% e quindi sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2019.

Analizzando il trend a livello geografico si evince un’evidente correlazione con l’espansione, prima in Italia e a seguire in altri Paesi del mondo occidentale, dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (c.d. “Coronavirus”) e delle conseguenti misure di distanziamento sociale e chiusura o limitazione di molte attività economiche, e in particolare del settore dell’horeca, canale distributivo prevalente per la Società. Tali misure sono state introdotte nel mese di marzo a partire dall’Italia e quindi il primo trimestre ne risente parzialmente. Il calo complessivo dei ricavi è derivante principalmente dal Travel Retail e Duty Free, ma anche il mercato Italia ha registrato una significativa diminuzione, sia per le ridotte vendite all’horeca che dell’attività di Masi Wine Experience. L’Export si presenta sostanzialmente stabile, grazie a una performance positiva delle Americhe. L’EBITDA si riduce di 215 migliaia di euro, ma in termini di margine percentuale like-for-like risulta sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2019. Guardando al secondo trimestre 2020, purtroppo la diminuzione delle vendite si presenta al momento molto più severa, attestandosi il mese di aprile a una doppia cifra e prospettandosi un maggio anch’esso pesante. D’altronde il canale horeca in Italia a oggi non ha ancora riaperto, se non con limitatissime attività di take away e delivery, e con ogni probabilità quando verrà revocato il lockdown verranno rese obbligatorie misure contenitive molto stringenti, per quanto è possibile dedurre dalle informative del Governo e dai media. Il resto dei Paesi occidentali interessati dal Covid subirà effetti per un periodo ancora più lungo, considerando lo sfasamento temporale di inizio dell’epidemia e delle conseguenti misure di profilassi adottate dai singoli governi. Il canale della Grande Distribuzione Organizzata mantiene la sua operatività e anzi presenta dati di vendita superiori all’anno scorso: anche la nostra Società registra un aumento degli ordinativi provenienti da quel canale, così come dall’e-commerce, ma come già detto la nostra struttura distributiva si fonda prevalentemente sull’horeca, come quella di tutti i produttori di vini a marchio premium. Le attività di vendita diretta sviluppate dalle società controllate (Canevel Spumanti e Masi Wine Experience) subiscono a loro volta i trattamenti restrittivi in corso per i settori del retail e della ristorazione. Il canale del Travel Retail, storicamente molto volumetrico per la nostra Società, soffre in questo momento un sostanziale azzeramento connesso all’immobilità dei viaggi.

Nel trimestre in corso l’operatività della Società prosegue (in quanto non è stata mai obbligata alla chiusura), sia nel vigneto che in cantina, applicando le misure di profilassi legalmente prescritte. Manteniamo la priorità di perseguire la stabilità economica e gestionale, ma rapportandola ai volumi di attività in essere e difendendo l’occupazione. Conseguentemente, oltre ad aver messo in essere forme di tutela come lo smart working e l’orario continuato in aiuto dei dipendenti con responsabilità genitoriali, la Società e le controllate hanno attivato gli ammortizzatori sociali in deroga concessi dal Governo con causale “Emergenza COVID-19” per il più ampio periodo consentito.

Non risulta possibile a oggi stimare con sufficiente attendibilità l’impatto che l’emergenza da Coronavirus potrà avere sull’andamento delle attività della Società e sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria: non è infatti prevedibile quando potrà terminare nei vari Paesi la fase di contenimento del contagio, né soprattutto è delineabile l’effetto che la stessa produrrà ex post in termini di stile di vita e relazioni sociali. Il fenomeno verrà costantemente monitorato nella sua evoluzione e considerato ai fini dell’implementazione delle conseguenti azioni gestionali.

Data la sequenzialità dei fatti di gestione, non appaiono significative le conseguenze finanziarie della summenzionata emergenza al termine del primo trimestre 2020. È però ragionevole attendersi impatti nel secondo trimestre e nei successivi, attese le dilazioni di pagamento normalmente concesse ai clienti che si trovano tuttora nell’impossibilità di operare e di generare regolari flussi finanziari.

A titolo cautelativo, per rendere sempre più solida la struttura delle proprie fonti finanziarie, la Società ha adottato nello scorso aprile una strategia di funding presso alcuni istituti bancari di primario standing nazionale in forma di finanziamenti chirografari a medio-lungo termine, per un totale di 12 milioni di euro a livello di Gruppo. Tali linee di credito sono già state in gran parte contrattualizzate ed erogate.

Masi Agricola e’ un’azienda vitivinicola radicata in Valpolicella Classica che produce e distribuisce vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. Grazie all’utilizzo di uve e metodi autoctoni, e a una continua attività di ricerca e sperimentazione, Masi e’ oggi uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti al mondo. I suoi vini e in particolare i suoi Amaroni sono pluripremiati dalla critica internazionale. Il modello imprenditoriale del Gruppo coniuga l’alta qualità e l’efficienza con l’attualizzazione di valori e tradizioni del proprio territorio. Il tutto in una visione che porta Masi a contraddistinguersi non solo per il core business, ma anche per la realizzazione di progetti di sperimentazione e ricerca in ambito agricolo e vitivinicolo, per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio culturale delle Venezie. Il Gruppo può contare su una forte e crescente vocazione internazionale: è presente in quasi 140 Paesi, con una quota di esportazione di circa il 77% del fatturato complessivo. Il Gruppo Masi ha fatturato nel 2019 circa 65 milioni di euro con un EBITDA margin del 17% circa. Masi ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove e’ già protagonista; allargamento dell’offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie, anche aggregando altre aziende vitivinicole; raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore finale, dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto.