Lombardia, entro 3 settimane i bandi per formaggi e vini lombardi

Sostegno a produzioni locali e doni a famiglie indigenti per 6 mln

APR 28, 2020 -

Milano, 28 apr. (askanews) – La Regione Lombardia ha stanziato ieri sei milioni di euro per stimolare la ripresa del mercato in ambito agroalimentare dopo il Coronavirus. Le risorse saranno destinate al comparto lattiero-caseario e a quello vitivinicolo. È il primo step di un piano dedicato completamente all’agricoltura della regione. Nei prossimi giorni saranno aperti due bandi da 3 milioni di euro l’uno. Il primo si chiamerà #iomangiolombardo e sarà principalmente dedicato ai prodotti caseari Dop di montagna.

Ad anticiparne i contenuti è stato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. “Daremo risorse – ha dichiarato l’assessore Rolfi – in parte corrente che entreranno subito in circolo per sostenere le esigenze di liquidità dei caseifici, alimentare la filiera, continuare la produzione ed evitare l’abbattimento dei prezzi”. “Vogliamo procedere velocemente – ha continuato – e pubblicare il bando entro tre settimane”.

“Il bando #iomangiolombardo sarà costruito principalmente sulle Dop di montagna – ha spiegato l’assessore – per sostenere le produzioni di qualità che sono in difficoltà a causa della chiusura dei mercati, compresi ristoranti e agriturismi, della contrazione dei consumi e della difficoltà di accesso alla grande distribuzione se non a condizioni svantaggiose”. “Penso – ha continuato – a prodotti come Strachitunt, Taleggio, Formai de Mut, Branzi, Formaggella del luinese, Nostrano Val Trompia, Casera, Bitto, Silter. Ma anche altre denominazioni, come Quartirolo e Salva cremasco, potranno rientrare”.

“Con un eccesso di offerta, c’è il rischio – ha rimarcato l’assessore – di ricaduta anche sul prezzo del latte pagato agli agricoltori. Vogliamo acquistare direttamente questi prodotti per sottrarre al mercato un po’ di quantità e per aiutare le famiglie in difficoltà alle quali doneremo i formaggi, attraverso la rete di associazioni del territorio”. “Un modo concreto – ha aggiunto – per essere vicini all’agricoltura di montagna ed evitare il crollo dei prezzi dei formaggi. Tenendo alto, quindi, anche il prezzo del latte”.

“Parteciperanno al bando – ha annunciato – i singoli caseifici che hanno sempre pagato un prezzo del latte adeguato agli allevatori”. “Dedichiamo particolare attenzione – ha concluso Rolfi – all’agricoltura di montagna. Perché è una pratica fondamentale contro lo spopolamento e per la salvaguardia ambientale del territorio”.