Milano, Dg Atm: picchi domanda in orari di punta ingestibili

Appiattimento curva dirimente, dopo Covid capacità carico al 25/30%

APR 27, 2020 -

Milano, 27 apr. (askanews) – Per il direttore generale di Atm, Arrigo Giana, i picchi di domanda di trasporto pubblico che c’erano a Milano prima dell’emergenza Coronavirus sono “fisicamente ingestibili” con il distanziamento di un metro tra un passeggero e l’altro imposti attualmente dai tecnici, per cui “sicuramente il tema dell’appiattimento delle curve delle punte del mattino e del tardo pomeriggio diventa dirimente”. Lo ha detto durante un’audizione davanti alla Commissione consigliare di Palazzo Marino per le società partecipate.

“Sul distanziamento – ha aggiunto il Dg riferndosi al Dpcm presentato ieri dal premier Giuseppe Conte – non ci sono grosse novità: nel Dpcm e negli allegati sembrerebbe confermato l’obbligo del metro di distanza, introducendo l’obbligo della mascherina sui mezzi che per noi a Milano non è una novità vista la precedente ordinanza regionale. Il distanziamento di un metro limita molto la capacità di carico e produttiva, noi in questi giorni facciamo delle simulazioni con degli indicatori di riferimento e, a seconda dei mezzi, riusciamo a garantire dal 25 al 30% della capacità di carico di prima. Questo rende veramente difficile la gestione del trasporto pubblico nelle modalità di prima”.

“Il tema del metro di distanza – ha osservato Giana – dovrà essere discusso. Oggi le associazioni di categoria a livello europeo si stanno chiedendo se sia compatibile con sistemi di trasporto urbano che nascevano con una logica completamente diversa e che spostano nelle grandi città numeri ingentissimi di passeggeri, sono l’asse portante della mobilità. Questa è la riflessione complessiva ma, ad oggi, al guida è ciò che viene indicato dal Comitato tecnico scientifico del Governo che ha ribadito questo tipo di distanziamento. Finché non ci saranno evidenze scientifiche diverse, anche se ci auguriamo in futuro di poter offrire qualcosa di più, a quello ci dobbiamo attenere”.