Covid-19, Bonaccini: bisogna agire con urgenza contro crisi

Regioni sollecitano Governo e propongono semplificazione

APR 9, 2020 -

Roma, 9 apr. (askanews) – La Commissione europea ha approvato il 19 marzo, la Comunicazione sul Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19: una decisione che prevede nuove e più ampie possibilità di finanziamento delle imprese. “Occorre allora utilizzare ogni spazio offerto dalle nuove regole, ma bisogna semplificare il quadro e alleggerire la burocrazia” ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini (presidente della Regione Emilia-Romagna). “E dobbiamo agire con urgenza perché la crisi economica, dovuta al protrarsi del blocco di attività che non possono riaprire senza un debito sostegno, sta già dispiegando i suoi effetti. Per questo abbiamo sollecitato il Governo, presentando anche una proposta della Conferenza delle Regioni per migliorare e snellire la procedura, considerando anche – ha concluso Bonaccini – che le opzioni derivanti dalla decisione della Commissione europea sono temporanee e scadranno il 31 dicembre e molti Stati membri hanno già attivato molteplici misure”. “L’attivazione di tali misure – ha spiegato Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria e coordinatrice della Commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni – può avvenire esclusivamente a seguito di specifica notifica alla Commissione Europea che dimostri come lo Stato membro intenda operare per garantire la conformità dei finanziamenti alle imprese rispetto al nuovo quadro temporaneo europeo. Per questo motivo le Regioni hanno chiesto una ‘notifica unica statale’ alla Commissione relativa ad un quadro nazionale per le misure di aiuto al fine di dare attuazione ad ogni livello istituzionale di Pubblica Amministrazione concedente (Regioni e non solo) alle nuove possibilità di concedere aiuti ai sensi del temporary framework nel più breve tempo possibile. Occorre poi evitare appesantimenti burocratici, rispetto al monitoraggio di tali misure, e secondo le Regioni – ha concluso Tesei – il Registro Nazionale Aiuti (RNA) è lo strumento adatto per favorire il controllo del cumulo della parte relativa alle sovvenzioni, senza caricare sulle imprese l’onere di nuove autocertificazioni”.