Se le regole non sono chiare, chi sbaglia può essere condannato?

Avv. Assumma e giudice de Gioia sulle derive diritto in emergenza

APR 3, 2020 -

Roma, 3 apr. (askanews) – Se le regole non sono chiare chi sbaglia può essere condannato? Si può seriamente pretendere che un cittadino venga sanzionato se non ha compilato correttamente l’autocertificazione o ha utilizzato quella precedente?

L’avvocato penalista Piergiorgio Assumma e il giudice Valerio de Gioia mettono in guardia dalle pericolose derive del diritto emergenziale: “Il continuo susseguirsi di provvedimenti recanti prescrizioni e obblighi – talvolta diversificati in base alla Regione o addirittura al Comune nel quale si vive – pone a rischio la tenuta del principio di legalità: solo una regola precisa e inequivoca consente al consociato (il cittadino) di rispettarla legittimando l’ordinamento a sanzionarne l’eventuale violazione”.

“Posso uscire anche se non ho stampato l’autocertificazione? Cosa si intende per comprovate esigenze lavorative? Quali sono le situazioni di necessità che mi consentono di uscire di casa?”: queste sono alcune delle domande che più frequentemente vengono poste da coloro che, volendo rispettare le regole, si trovano a fare i conti con una caotica e contraddittoria produzione normativa; non si fa in tempo a chiarire la portata delle regole esistenti che, all’improvviso, un nuovo provvedimento rimette tutto in discussione.

“Fermo restando il sacrosanto obiettivo perseguito dal governo di contrastare e contenere il contagio da Covid-19, c’è bisogno di maggior omogeneità e costanza normativa, altrimenti, anche il cittadino più ligio e rispettoso delle regole, se non comprende o non ha chiaro il precetto, la prescrizione o l’obbligo, rischierà di incorrere in responsabilità, persino di natura penale, con tutto ciò che ne consegue”, spiega l’avvocato Assumma.

“Le norme penali”, prosegue il magistrato de Gioia, “sono funzionali a influire sul comportamento dei destinatari, ma tale carattere difetta in alcune delle prescrizioni imposte, perché il loro contenuto, a tratti indefinito, ondivago e variabile, non è in grado di orientare il comportamento sociale richiesto e finisce per influire sulla sussistenza stessa della colpevolezza”.

Dopo aver spiegato che “meno regole e maggiore chiarezza contribuiscono a restituire serenità al cittadino consentendo a ognuno di fare la propria parte in una battaglia che vede tutti coinvolti”, Assumma e de Gioia invitano tutti a rifuggire dalle fake news e dalle interpretazioni attenendosi unicamente alle indicazioni ufficiali provenienti da siti istituzionali.