Coronavirus, in Umbria piano per gestione fragilità indotte

Vanno individuate le persone

APR 3, 2020 -

Perugia, 3 apr. (askanews) – Individuare le persone in condizione di fragilità, che diventa ancora più grave in questo periodo di emergenza, è l’ulteriore sfida della nostra comunità: con questo obiettivo la Regione Umbria ha predisposto un Piano per la gestione delle fragilità indotte da Covid-19 che è stato illustrato stamani nel corso di una videoconferenza dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, dal direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, dalla dirigente regionale, Paola Casucci, e dal dottor Pietro Paolo Faronato, esperto di programmazione sanitaria e organizzazione dei servizi territoriali.

“La Regione – ha detto l’assessore Coletto – sta riservando molta attenzione a questa fascia della popolazione, in particolare agli anziani ospitati in case di riposo o che vivono nelle loro abitazioni. Sappiamo tutti quanto sia disorientante per le persone anziane essere allontanati dal loro ambiente e dalle loro abitudini, quindi ci stiamo adoperando per garantire il miglior sostegno e le cure nelle loro case. In parallelo – aggiunge l’assessore – vogliamo proteggere gli anziani ospitati nelle residenze e per questo sono state bloccate le visite garantendo il contatto esterno con le famiglie attraverso il telefono e la rete. Inoltre, sono state individuate delle strutture distribuite in modo omogeneo sul territorio regionale per poter garantire la giusta accoglienza ai soggetti che ne avranno necessità”.

Dopo aver reso noto che le strutture residenziali in Umbria sono 190 con 3644 posti letti disponibili, il direttore Dario ha riferito che “in varie parti d’Italia stiamo assistendo ad un allontanamento volontario delle badanti” e anche se l’Umbria ha una buona tenuta sociale, bisogna tenere alta la guardia per preservare i soggetti più fragili, come gli anziani e minori che restano soli per il ricovero dei famigliari.(Segue)