Coronavirus in Toscana, tour di Rossi in strutture Massa-Carrara

"La battaglia si vince prima di tutto sul territorio"

MAR 31, 2020 -

Firenze , 31 mar. (askanews) – “Nell’ambito territoriale di Massa-Carrara, particolarmente colpito dall’emergenza coronavirus, la Regione Toscana e l’Azienda USL Toscana nord ovest sono impegnate a venire incontro alle esigenze dei cittadini, con tante iniziative legate al territorio perché se ospedali e terapie intensive sono fondamentali – ed anche a Massa si è provveduto al loro potenziamento – “la battaglia si vince prima di tutto sul territorio”.

Lo ha ribadito il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che oggi ha incontrato a Massa, insieme al direttore generale dell’Asl Maria Letizia Casani ed al direttore sanitario Lorenzo Roti, i massimi dirigenti sanitari, esprimendo loro apprezzamento per come è stata gestita la riorganizzazione degli ospedali della Lunigiana e di Massa che hanno dovuto affrontare un’epidemia che, per livelli di diffusione, non ha eguali in Toscana. Ha quindi ringraziato tutti gli operatori sanitari per il grande lavoro che stanno facendo, pur in condizioni di difficoltà. In Lunigiana il presidente ha anche incontrato alcuni sindaci del territorio.

Sempre in questo ambito territoriale, verranno aperti 15/20 posti letto di cure intermedie a Carrara ed altri 20 in Lunigiana, nella sede della “Don Gnocchi”.

Previsto inoltre un consistente aumento nella fornitura di dispositivi di protezione individuale (mascherine, camici, etc) tenendo conto dell’incidenza dei casi in questi due territori.

La Regione Toscana ha poi stipulato convenzioni per l’istituzione di “alberghi sanitari”, distribuiti su tutto il territorio, nei quali viene garantita idonea sorveglianza infermieristica e medica per i pazienti COVID – 19. Al momento sono già 45 i posti letto disponibili: 25 a Marina di Massa e 20 ad Aulla.

Il presidente Rossi ha infine rassicurato sulla fornitura di kit di dispositivi di protezione direttamente al domicilio dei medici di medicina generale, il cui ruolo – ha ribadito – è fondamentale perché a loro spetta il primo trattamento dei pazienti con sintomatologia sospetta.