Cosenza, sequestrati beni per 1 mln a affiliato alla ‘ndrangheta

Già condannato a 5 anni e 4 mesi

MAR 16, 2020 -

Roma, 16 mar. (askanews) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura di Castrovillari, hanno sequestrato beni per quasi 1 milione di euro a carico di un appartenente ad una cosca di ‘ndrangheta del comune di Corigliano Calabro (Cosenza). Si tratta di C.M., 44 anni, coinvolto nell’operazione “Santa Tecla” del 2010 della DDA di Catanzaro e successivamente condannato dalla Corte di Appello di Catanzaro – con sentenza definitiva nel 2015 – a 5 anni e 4 mesi per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Dalle indagini, svolte anche con accertamenti bancari e ricostruzioni documentali, è risultato che l’uomo nel periodo 2016-2019 non aveva comunicato alcune operazioni di cessione di fabbricati e ricavi per pignoramenti presso terzi, per un valore di oltre 973.000 euro. L’obbligo di comunicazione, disciplinato dalla vigente normativa antimafia, prevede che i soggetti condannati in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché i destinatari di una misura di prevenzione personale, sono tenuti a comunicare, per dieci anni (a decorrere dalla data del decreto o sentenza definitiva di condanna) – ed entro 30 giorni dal fatto – al Nucleo di Polizia economico-finanziaria competente per territorio, tutte le variazioni nell’entità e composizione del patrimonio, concernenti elementi di valore non inferiore ad 10.329,14 euro.

Al termine degli accertamenti, su disposizione dell’autorità giudiziaria, i Finanzieri hanno così proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di 17 terreni e 19 fabbricati (ubicati nel Comune di Corigliano-Rossano), 2 automezzi ed i saldi attivi di 2 conti correnti bancari.