Tre morti nella rivolta del carcere di Rieti

Il bilancio fatto da Uilpa Penitenziaria

MAR 10, 2020 -

Roma, 10 mar. (askanews) – Tre morti, uno in rianimazione e ben quattro ricoverati. E’ questo il bilancio della rivolta all’interno del carcere di Rieti. Lo riferisce Gennarino De Fazio, per la Uilpa Polizia Penitenziaria nazionale sottolineando che ieri il penitenziario reatino, al pari di molte altre carceri del Paese, è stato devastato e l’infermeria è stata saccheggiata dai reclusi.

“Sono settimane che chiediamo una task force sulle carceri al ministro della Giustizia, ma lui l’ha annunciata solo ieri sera, minimizzando ancora il fallimento della conduzione del suo dicastero e delle carceri. Adesso non è più tempo di task force, soprattutto se coordinate da chi ha palesato incapacità e incompetenze specifiche. I disordini, le rivolte, vanno avanti ovunque: Bologna, Isernia, Siracusa, Larino, solo per citare alcune carceri; mentre si continuano a contare i morti rispetto ai quali, se non ci sono responsabilità penali, non possono sfuggire quelle morali e politiche”, afferma.

“Ripeto l’appello nella speranza che qualcuno lo raccolga prima che sia troppo tardi: la Presidenza del Consiglio dei Ministri assuma direttamente, pro-tempore, la gestione delle carceri. Capiamo il momento, comprendiamo l’emergenza generale del Paese, ma non giustifichiamo affatto l’assenza anche del Presidente Conte su questo tema che pure ieri sera, in conferenza stampa, non ha speso una parola sulle carceri. Ora anche il Presidente deve dare un segnale, che batta un colpo!”, conclude.

Int9