Diario da Milano: crisi nera per i taxi, corse crollate dell’80%

Boccalini (Taxiblu): "Un anno e mezzo per livelli pre-emergenza"

MAR 10, 2020 -

Milano, 10 mar. (askanews) – L’emergenza Coronavirus mette in crisi il comparto dei taxi di Milano. “In questo momento registriamo un crollo dell’80% nelle corse e, dunque, nei ricavi”, dice ad Askanews Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040, la più grande società di Radiotaxi del capoluogo lombardo. “Ora – spiega Boccalini – è uno stillicidio. Siamo in attesa di capire quali ulteriori misure verranno adottate. L’impressione è che la Lombardia deciderà di chiudere totalmente. Bene, forse se l’avessero fatto prima adesso saremmo già fuori dall’emergenza. Temo che, quando l’emergenza sarà finita, ci saranno ferite molto profonde specie per alcuni settori come la ristorazione o l’alberghiero. E’ vero che qui a Milano sono in programma le Olimpiadi Invernali del 2026 e che la città saprà cogliere molte opportunità offerte dalla Brexit. Credo che una volta cessata questa fase, il settore taxi saprà riprendersi. Anche se ci vorrà un anno e mezzo di tempo per tornare ai livelli pre emergenza Coronavirus”.

Boccalini lancia poi un appello alle istituzioni, sollecitando più attenzione nei confronti di una categoria che svolge un servizio pubblico: “Siamo stati abbandonati. Nessuno di noi chiede prodotti gratis, ma almeno che ci sia permesso di acquistare mascherine protettive e gel disinfettanti. Ognuno di noi fa una media di 10 corse al giorno, trasportando tre persone alla volta. Ciò significa che, ogni giorno, entriamo in contatto con circa 30 persone. Basta questo dato per capire quanto sia fondamentale avere accesso ai presidi sanitari per i tassisti che svolgono un servizio pubblico”.