Coronavirus, “al San Raffaele nessuna selezione, curiamo tutti”

Lo ha detto Zangrillo

MAR 9, 2020 -

Roma, 9 mar. (askanews) – “Nel mio ospedale San Raffaele e credo in tutti gli ospedali che io conosco, tutti vengono curati nel modo migliore: gli anestesisti e i rianimatori italiani fanno i medici e curano tutti fino all’ultimo senza fare alcuna selezione ex ante. Diverso è dire che una persona anziana, probabilmente, ha meno chance a parità di terapia che viene erogata. Parlo da una terapia intensiva dove sono ricoverati pazienti gravi che stiamo curando”. Lo dice al Giornale Radio Rai Alberto Zangrillo, primario al San Raffaele di Milano, professore ordinario di anestesia e rianimazione, nei giorni scorsi in supporto anche all’ospedale di Lodi, commentando l’intervista al Corriere della Sera di Christian Salaroli, anestesista rianimatore a Bergamo, dove, secondo il medico “si decide in base all’età e alle condizioni di salute chi curare e chi no”.

Zangrillo, già medico di Silvio Berlusconi, aggiunge: “Se c’è un signore che fa l’anestesista a Bergamo che interpreta il suo ruolo come quello del rambo che si cura in base all’età e che lui fa la selezione di chi deve vivere e di chi deve morire sta descrivendo uno scenario di guerra, non risponde alla verità, se ne dovrà assumere le responsabilità non solo di fronte alla propria coscienza. Queste cose, se succedono nel suo ospedale, sono estremamente gravi”.

Luc/Int2