Niente paura. Ecco il coronavirus spiegato ai bambini

Consigli degli esperti per i genitori: come affrontare l'argomento

FEB 27, 2020 -

Roma, 27 feb. (askanews) – Parlare con totale trasparenza, trovare soluzioni attive per intervenire sul problema, proporre dei giochi che aiutino i bambini a condividere sentimenti di paura e preoccupazione. Sono questi alcuni dei consigli degli esperti per consentire ai genitori di trattare con lucidità la tematica del Coronavirus con i loro figli. L’arrivo del Coronavirus in Italia ha mandato letteralmente in tilt milioni di famiglie in Italia, costrette a rimanere a casa con i propri figli a causa della chiusura delle scuole.

Nonostante diverse ricerche internazionali come quella dell’OMS sul New York Times abbiano testimoniato come il virus non sia letale, soprattutto per i più piccoli, c’è molta apprensione nei loro confronti. Quali possono essere, dunque, i consigli degli esperti per aiutare i bambini nell’affrontare queste paure?

L’importanza dello scambio comunicativo in totale trasparenza tra genitori e figli rappresenta la priorità per affrontare un tema delicato come quello del Coronavirus. E ancora, renderli partecipi con soluzioni ludiche e ricreative come il “glitter experiment” o “tris del virus”, giochi che possono sdrammatizzare il problema trasformandolo in momenti piacevoli, aiuta ad alleviare le paure. Ma non è tutto, perché i genitori possono guardare siti e video adeguati all’età del bambino per intavolare una discussione legata al problema.

“Per combattere al meglio questa psicosi generale è necessario che i genitori dialoghino con i propri figli e li stimolino attraverso attività finalizzate alla risoluzione delle difficoltà che la vita può sottoporci di volta in volta, affrontando con curiosità e senza paura ciò che non si conosce – spiega Eva Balducchi, co-fondatrice del Baby e Junior College – utilizzare questa settimana di stop forzato dalla scuola in maniera pratica e intelligente è utile per coinvolgere i più piccoli. Invitarli a disegnare le forme che questo virus può avere stimolandoli nel gioco aiuta a renderli più partecipi e attivi”. (segue)