Coronavirus, Ippolito: d’ora in poi comunicheremo solo i casi clinici rilevanti

Il direttore scientifico dello Spallanzani: "Stop tamponi ai non sintomatici"

FEB 27, 2020 -

Roma, 27 feb. (askanews) – Cambia la definizione e la comunicazione dei casi di coronavirus in Italia. “Comunicheremo solo i casi clinicamente evidenti, di pazienti in rianimazione e di morti, esattamente come avviene in tuti gli altri Paesi del mondo”, ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. “I positivi ai tamponi fatti per qualsiasi altro motivo – ha aggiunto – andranno in una lista separata, estremamente importante per la definizione della situazione epidemiologica”. In questo modo l’Italia applicherà i criteri definiti dall’Ecdc, quindi “basta tamponi ai non sintomatici”.

“Noi in Italia – ha spiegato Ippolito in conferenza stampa nella sede della Stampa Estera insieme al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e a quello della Salute Roberto Speranza – abbiamo fatto più tamponi degli altri può essere un modo per capire meglio cosa sta successo ma Ecdc ha detto tamponi solo ai sintomatici”, ha sottolineato, spiegando perché da ora in poi i test per il coronavirus non verranno fatti ai non sintomatici, anche se verranno isolati se risultati in contatto con casi accertati.

I test in più finora “sono stati fatti in ragione del massimo scrupolo delle regioni ma sono stati fatti fuori dal modello di raccomandazione delle agenzie come l’Ecdc”, comunque “trasformeremo questi dati in un modello conoscitivo importante per la ricerca”.

“Si sta lavorando – ha proseguito – affinché avvenga come è stato fatto per il Giappone, ci saranno due liste separate. Il Giappone ha ottenuto di avere una lista per la nave separata da quella del Paese con i pazienti clinicamente evidenti scesi dalla nave e ricoverati”, ha aggiunto Ippolito, ricordando quindi la divisione: “Ci sono i pazienti ricoverati e i pazienti morti da un lato, dall’altro i pazienti a qualsiasi titolo risultati positivi”.

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