Coronavirus: Ordinanza Molise per chi rientra da aree colpite

Valida novanta giorni

FEB 24, 2020 -

Roma, 24 feb. (askanews) – “I soggetti provenienti dalle aree nelle quali risulta positiva almeno una persona o nelle quali vi è comunque un caso riconducibile al coronavirus, o i soggetti che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, ove giungano in Molise per motivi di lavoro, di studio, familiari o per qualunque altra ragione, sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all’Autorità sanitaria locale che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione della diffusione del virus. La segnalazione dovrà essere effettuata non oltre due ore dall’ingresso nel territorio regionale al proprio medico curante, oppure al numero 1500 del Ministero della salute, oppure al numero 118 del Sistema territoriale che provvederà a darne comunicazione al Servizio di medicina pubblica competente ad avviare la procedura”. Lo prevede un’ordinanza emanata dalla Regione Molise. “I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale – si legge –  oltre ad attenersi alle istruzioni operative già diramate dall’ASREM relative alle modalità di gestione dei casi sospetti, sono tenuti a consultare costantemente il sito dell’Azienda Sanitaria Locale per tutti gli aggiornamenti che saranno necessari in rapporto all’evolversi degli aspetti clinici ed epidemiologici dell’infezione in corso. La Protezione civile porrà in essere ogni azione utile a garantire ai soggetti sottoposti a misura di quarantena la massima assistenza logistica, provvedendo alla fornitura di quanto necessario per il loro sostentamento.  Dovranno essere preventivamente segnalati all’autorità di protezione civile della Regione Molise i trasferimenti, disposti da altre Istituzioni, anche a titolo precauzionale, di gruppi di soggetti che per qualsiasi motivo abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle aree di cui all’art. 1. Art.  La presente ordinanza resterà in vigore per giorni novanta, fatta salva la facoltà di proroga o di revoca, nonché di imporre ulteriori prescrizioni con successivi provvedimenti”.