Crisi comparto ovicaprino Sardegna, da Copagri appello a Bellanova

Verrascina: dia attuazione a impegni presi tavolo del 28 novembre

FEB 19, 2020 -

Roma, 19 feb. (askanews) – In attesa che la Regione Sardegna in particolare definisca proposte utili a superare la crisi del comparto ovicaprino “affrontandone i nodi strutturali e sfuggendo a logiche assistenzialistiche o ad interventi estemporanei”, Copagri, con una nota congiunta sottoscritta dal presidente nazionale Francesco Verrascina e dal responsabile nazionale per il comparto Pietro Tandeddu, ha sollecitato la ministra Bellanova, nel quadro delle sue prerogative, “a dare attuazione, in primo luogo, agli impegni assunti a Roma nella riunione del 28 novembre”.

Tra i punti sottoposti alla attenzione della ministra, l’apertura dei tavoli proposti per l’approfondimento delle tematiche relative al credito, innovazione,trasparenza e promozione e la rapida attuazione della L. n. 44/2019 approvata in risposta alla crisi. “Si invita in particolare la ministra, anche alla luce di un recente emendamento, proposto ed approvato in sede di discussione del decreto Mille proroghe ,a ridefinire il decreto attuativo della legge nella parte che impone agli acquirenti di latte la comunicazione trimestrale, originariamente mensile, dei quantitativi di latte conferiti, dei prodotti ottenuti e delle giacenze di magazzino. Il decreto, sostiene Copagri, non dovrà attendere il 31 dicembre, termine fissato dall’emendamento citato, per essere inserito all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regione e poi emanato”.

“Nella nota – sottolinea Pietro Tandeddu – viene richiamata l’esigenza della ricostituzione del Tavolo di Filiera del latte ovicaprino, non operativo dal 2008 al fine di dare dignità ad un comparto di rilievo nazionale; di ripartire il finanziamento, disposto per l’acquisto di pecorino romano da destinare agli indigenti, in più tranches onde trovarci pronti in caso di nuova sovrapproduzione, da scoraggiare comunque e in ogni modo; una diversa destinazione dei 5 milioni che la legge 44 ha destinato ad abbattere i costi del credito degli allevatori per andare a favorire la diversificazione della produzione casearia, in primis verso le altre due DOP; la programmazione di un incontro con il consorzio del pecorino romano per una riapertura del dialogo sul piano di autoregolamentazione e per un confronto collegiale sulle modifiche da apportare allo statuto ed al disciplinare, prima che il ministero dia un parere definitivo; un impegno specifico per garantire il rispetto di corrette relazioni contrattuali, come stabilito dalla normativa europea e nazionale, anche attraverso il recepimento della normativa comunitaria sulle pratiche sleali ed il rispetto da parte di ISMEA dell’obbligo a definire mensilmente i costi di produzione”.

“Nonostante qualche timido segnale di ripersa delle quotazioni del pecorino romano – ha dichiarato Francesco Verrascina, presidente nazionale di Copagri – è ancora molto forte il disagio degli allevatori in relazione alla situazione del comparto ovicaprino; a distanza di quasi tre mesi dall’ultimo incontro in merito, riteniamo opportuno tenere alta l’attenzione su questa problematica che, a nostro avviso, non va affrontata solo in maniera contingente e a ridosso delle emergenze, ma in chiave sistemica e in ottica di lungo periodo”.