Autonomia, F. Boccia: non si frena nessuno ma quadro sia condiviso

"Mai detto che tutti devono camminare con la stessa velocità"

FEB 12, 2020 -

Roma, 12 feb. (askanews) – “Non c’è nessuna volontà di frenare il percorso di alcuni o accelerare la corsa di altri, ma di definire un campo comune nel quale, nell’assoluta autonomia, le Regioni decidono se attuare l’autonomia accettando quel set di regole. Io non spingerò nessuno, inviterò tutti ad approfittare dell’attuazione di tutta la Costituzione, questo è il punto di forza di questo impianto”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, in audizione alla Commissione parlamentare per le Questioni regionali.

“Il coordinamento di finanza pubblica resta scolpito, le responsabilità sono oggetto di una discussione che tutti dobbiamo fare in Parlamento, ma sono principi da attuare che poi determineranno inevitabilmente nuove regole. Non ho mai detto – ha proseguito Boccia – che tutti devono camminare con la stessa velocità, ognuno cammina in funzione del percorso che decide di intraprendere, ma in un quadro di regole condivise, che ci sono se la perequazione è garantita dallo Stato. Il nodo è come la fai l’autonomia: se la fai perequando, attuando il principio di sussidiarietà e riducendo le diseguaglianze stai attuando la Costituzione repubblicana vigente; se ti fidi delle Regioni, dai nuove responsabilità alle Regioni, rafforzi il ruolo dei Comuni stai costruendo un quadro che necessita di una riforma dei servizi pubblici locali e il Parlamento deve essere conseguente”.

“Nessuno ce la fa da solo: insisto sulla necessità di continuare questo percorso comune. Ognuno cammina con le gambe che ha in un quadro condiviso che deve consentire allo Stato di rispettare l’articolo 3 della Costituzione”, ha concluso.