Legale ex procuratore Castrovillari: vittima campagna denigratoria

"Presentato ricorso in Cassazione per riesame ordinanza Csm"

FEB 1, 2020 -

Roma, 1 feb. (askanews) – L’ex procuratore del Tribunale di Castrovillari (Cosenza), Eugenio Facciolla, è bersaglio di “una campagna mediatica denigratoria, cominciata circa due anni orsono con una serie di fughe di notizie”. Lo denuncia in una nota uno dei suoi legali, l’avvocato Ivano Iai.

Facciolla, indagato dalla Procura di Salerno per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, il 27 novembre scorso, è stato trasferito d’ufficio, dalla Sezione Disciplinare del Csm, al Tribunale di Potenza con funzioni civili.

“Le incolpazioni disciplinari a carico del dottor Facciolla, le stesse di un’indagine della Procura di Salerno, competente per i magistrati del Distretto di Catanzaro, sono tre”, spiega l’avvocato Iai “l’aver fatto uso di una sim temporaneamente prestatagli da un ufficiale di PG ma inequivocabilmente pagata dal procuratore che l’ha peraltro volturata a proprio nome; l’aver violato la privacy di terzi per aver consegnato a una società privata una serie di fascicoli personali per scannerizzarli; al Procuratore si contesta, infine, che una società privata abbia installato nei pressi della sua abitazione una telecamera”. Su quest’ultimo punto l’avvocato precisa che “il dottor Facciolla non ne sapeva nulla, e quando l’ha appreso ha manifestato la sua preoccupazione, tenuto conto che vi erano già le telecamere per la sua sicurezza installate da tantissimo tempo dalla Prefettura”.

In questi ultimi mesi “Facciolla ha tenuto e continua a preservare il più assoluto riserbo in merito, e ciò in ragione di un’etica personale e professionale da cui non ritiene di dover abdicare”, aggiunge l’avvocato Iai, sottolineando che per “salvaguardare la dignità e l’onorabilità del magistrato, le cui indiscusse capacità nel contrasto alla criminalità sono note e provate da tante indagini solidamente avviate e concluse, ritiene necessario intervenire su quanto, anche in queste ore, viene divulgato indiscriminatamente dai media, che rappresentano in modo distorto fatti e circostanze relative alla vicenda del trasferimento, ingiusto ad avviso di chi scrive, presso il Tribunale di Potenza, concentrando l’attenzione pressoché esclusivamente su Facciolla stesso e distraendola da situazioni molto più gravi e sottaciute”.

L’avvocato Iai ricorda di aver depositato ricorso per cassazione – Sezioni Unite civili – cui spetta il riesame di legittimità dell’ordinanza del CSM – Sezione Disciplinare – che ha disposto il trasferimento provvisorio, e non definitivo, per Facciolla, “ravvisando, nonostante il provvedimento cautelare seri profili di inconsistenza delle incolpazioni, per certi versi surreali” e “si domanda che sulla vicenda si attendano pronunce definitive, le sole idonee ad affrancare chiunque da sanzioni anticipate e indispensabili per evitare di ingenerare confusione nella collettività circa le qualità e l’onestà nonché, in generale, il profilo professionale e umano del dottor Facciolla”.

“Sarà nel procedimento disciplinare di merito, peraltro pubblico, che si potrà fare chiarezza su tutto, tenendo conto che la fase cautelare è una procedura sommaria e non offre, come è noto, le stesse garanzie difensive del disciplinare pieno”, aggiunge l’avvocato.

Ieri, la Prima Sezione del Tar del Lazio ha rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento di anticipato possesso della sede disposto dal ministro della Giustizia, presentata dall’ex procuratore di Castrovillari.