Primato Sicilia per giovani under 35 titolari di aziende agricole

Lo certifica la Coldiretti: 6.673

GEN 23, 2020 -

Roma, 23 gen. (askanews) – La Sicilia figura al primo posto tra le regioni italiane per numero di imprese agricole condotte da giovani. Sono ben 6.673, come certifica un’analisi di Coldiretti nazionale che attinge da dati Infocamere che si riferiscono al terzo trimestre 2019. “Possiamo ritenerci soddisfatti – afferma l’assessore dell’Agricoltura della Regione Siciliana, Edy Bandiera – perchè cominciano a concretizzarsi, in maniera particolarmente evidente, gli effetti del lavoro che il Governo Musumeci ha svolto in questi due anni”.

Grazie alle iniziative messe in campo dall’esecutivo regionale, nel solo mese di dicembre circa mille giovani hanno avviato per la prima volta un’azienda agricola mentre altri 700 si potranno insediare nelle prossime settimane.

“Assieme al dato Svimez, che ci dice che nella nostra Isola l’occupazione in agricoltura e’ cresciuta del 5,9%, – prosegue Bandiera – il dato sugli under 35 conferma che la Sicilia è una regione che, sempre di più, afferma un modello di sviluppo che ha tra i propri pilastri questo settore. Un settore che continua ad avere enormi potenzialità nonostante una crisi ereditata che è strutturale e pluridecennale”.

L’assessore sottolinea come da sempre il Governo Musumeci sia “al fianco dei giovani e delle aziende siciliane che continueremo a tutelare e sostenere, sia attraverso azioni di controllo sulle produzioni agricole e agroalimentari in ingresso nell’Isola, sia attraverso risorse liberate da destinare agli investimenti per creare innovazione e, con essa, la possibilità di raccogliere e vincere le sfide che il mercato globale ci sottopone. Siamo, in termini di superficie coltivata, la regione più biologica d’Italia, fattore questo che ci induce a lavorare sempre di più anche sui marchi di qualità affinchè il consumatore sia ben disposto a pagare un prezzo più alto per le nostre produzioni, riconoscendone il valore. Ed è così che l’attività agricola diventa davvero remunerativa, sostenibile e vantaggiosa economicamente”.

“In questi due anni – conclude Bandiera – abbiamo avviato una importante inversione di tendenza su diversi fronti e in vari comparti dell’agricoltura siciliana ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare e, per questo, proseguiremo con la stessa energia, la stessa passione e lo stesso impegno”.