Sequestrato “tesoretto” svizzero di 4 mln a pensionato bresciano

Era bottino di associazione per delinquere dedita a frodi fiscali

GEN 22, 2020 -

Milano, 22 gen. (askanews) – La guardia di finanza di Brescia ha scoperto e recuperato 4 milioni di euro di presunti “fondi neri” intestati a un operaio bresciano che formalmente vive di una sola pensione mensile di mille euro. Lo hanno riferito le stesse fiamme gialle, spiegando che “il genero dell’operaio, imprenditore bresciano, era stato condannato per associazione a delinquere nell’ambito di una maxi frode fiscale perpetrata nel settore del commercio dei rottami metallici e aveva quindi allestito una ‘cassaforte’ dove far confluire i proventi dell’evasione fiscale”. Una “cassaforte” costituita da un insieme di conti correnti e altri rapporti giuridici collocati con una serie di passaggi in Paesi come la Svizzera, il Liechtenstein e le Isole Bermuda.

Sempre secondo quanto evidenziato dalla Finanza, il 24 settembre 2015 l’operaio in pensione aveva presentato all’Agenzia delle Entrate istanza di accesso alla “voluntary disclosure”, e aveva proceduto quindi allo “smobilizzo della polizza bermudiana, trasferendo il denaro sui propri conti correnti italiani”. I controlli reddituali e patrimoniali sull’operaio-pensionato hanno però rivelato come l’operazione di rimpatrio dei capitali esteri totalmente incompatibile con le sue possibilità, e dall’analisi dei flussi finanziari svolta in collaborazione con le autorità elvetiche, “si è scoperto che questi 4 milioni di euro erano il ‘bottino’ di un’associazione per delinquere dedita alle frodi fiscali”.

Al termine delle indagini, coordinate dalla procura, le fiamme gialle bresciane hanno così proceduto al sequestro per equivalente per un valore di oltre 4 milioni di euro, di liquidità, strumenti finanziari, polizze e beni immobili riconducibili all’indagato quale provento dei reati contestati.