Lombardia, da Regione 10 mln per moda e sostenibilità

Al via bando FashionTech, Magoni: primi nel fashion green

GEN 22, 2020 -

Milano, 22 gen. (askanews) – E’ stato pubblicato sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia l’elenco dei progetti ammessi al finanziamento del bando ‘Fashiontech-Progetti di Ricerca & Sviluppo per la moda sostenibile’. La misura mette a disposizione 9.829.983,77 milioni di euro per sostenere il settore della moda, con la Regione Lombardia che finanzierà progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla sostenibilità.

“La Lombardia punta a diventare la prima regione green d’Italia, investendo risorse a sostegno delle aziende che, attraverso l’innovazione e la sostenibilità, avviano dei percorsi virtuosi da un punto di vista ambientale. Una misura necessaria, considerando che quella del tessile, dopo il petrolio, è la seconda industria più inquinante al mondo”, ha detto Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda.

Al bando potevano partecipare gruppi di imprese, da 3 a 6. I progetti ammessi al contributo regionale sono 17 e le aziende capofila di ogni partenariato, coprono la quasi totalità delle provincie lombarde: 7 in provincia di Brescia; 2 a Como, Milano e Varese; 1 per ciascuno alle provincie di Cremona, Lecco, Lodi e Monza e Brianza.

“Grazie a Fashiontech ben 61 aziende lombarde potranno sviluppare progetti innovativi e sostenibili legati al settore della moda e del design – ha aggiunto l’assessore regionale -. Una misura che ancora una volta dimostra il notevole impegno di Regione Lombardia nei confronti di un settore strategico per l’economia locale e nazionale. Il tessuto imprenditoriale lombardo si mette in gioco, proponendo progetti all’insegna dell’alta tecnologia e dell’innovazione. Ed è solo grazie alla ricerca e alla volontà di rimanere competitivi che potremo garantire un futuro importante a tutto il comparto”. “In tal senso, il nostro obiettivo è far sì che le imprese possano sviluppare tecnologie innovative che rendano accessibili anche al consumatore finale, l’acquisto di prodotti provenienti da lavorazioni da filiera sostenibile”, ha concluso Magoni.