A Pitti Uomo la strada contemporanea di People of Shibuya

Oltre ai capidsaldi ruolo da protagonista per l'Haneda

GEN 9, 2020 -

Roma, 9 gen. (askanews) – A Pitti Uomo è una strada tracciata dalle esigenze contemporanee, quella di People of Shibuya. In occasione dell’edizione numero 97 dell’esposizione fiorentina infatti, il marchio presenta la sua collezione per il prossimo autunno/inverno nella cornice di uno stand dotato di televisori LED e proiezioni in 3D. Oltre i capisaldi del marchio, come il cappotto Hachiko – che a Firenze farà la sua apparizione in una nuova forma, rivestendosi di tessuto riciclato e interno in Thermore Ecopiuma – a prendersi il ruolo da protagonista è l’Haneda, soft-shell con interno in Thermore e doppia zip anti-acqua, capace di regalare una mezza taglia in più o in meno, a seconda del layering.

A contraddistinguere il capo, la cui onomastica rimanda all’aeroporto di Tokyo, è il cappuccio estensibile dall’estetica dichiaratamente giapponese. Declinato anche in una versione in lana tecnica, la cartella cromatica è minimale – nero, blu, grigio chiaro – con tocchi accesi di rosso. Per gli amanti dell’eleganza classica, infine, non mancano le opzioni declinate in lana waterproof Loro Piana.

Il guardaroba invernale della donna, che ormai condivide a pieno titolo il palcoscenico con il menswear del marchio, si colora invece di bianco ottico – per i modelli dedicati alle vette – e di un verde dai riflessi silver. Tra i capi protagonisti della stagione fredda c’è l’Akemi, soft-shell con zip anti-goccia, cappuccio con pelliccia staccabile e interno in Thermore, e lo Shima, piumino reversibile con esterno in nylon rip-stop tecnico giapponese e interno in pelliccia, declinato in azzurro, fragola, verdone, oro, argento. Un pezzo dimostratosi adatto anche ad esigenze metropolitane e che di conseguenza si traduce su consistenze materiche più urbane, dal velluto floccato a quello liscio, passando per nylon con effetto laccato, o metallizzato.

A contraddistinguere la stagione è la decisa presa di posizione sul tema dell’ecosostenibilità: se il 70% dei tessuti sono riciclati – operazione ancora più difficile quando si parla di consistenze tecniche – l’80% delle imbottiture è in Thermore Ecopiuma®. Un’operazione che trova il suo sigillo nella termonastratura verde all’interno di tutti i capi, a simboleggiare un approccio green che si esprime nei fatti, e nelle consistenze tattili.

Una collezione che, dal 2020 trova il suo regno nel nuovo headquarter milanese del marchio, nel fashion district di via Morimondo. La rivoluzione di People of Shibuya è appena iniziata.