Milano, bando ‘Quartieri connessi’ per 9 spazi in case popolari

Rabaiotti: "Avvicineremo cittadini tra loro e con comune"

GEN 3, 2020 -

Milano, 3 gen. (askanews) – Nove spazi di proprietà comunale ora inutilizzati da riqualificare e trasformare in nodi di servizio per il quartiere attraverso la realizzazione di una piattaforma web accessibile a tutti e l’inserimento di nuove attività a vocazione sociale, culturale e imprenditoriale. È l’obiettivo del bando aperto fino al 16 marzo ad operatori del Terzo settore disponibili alla co-progettazione e gestione di servizi innovativi per la creazione di opportunità sociali in alcune aree urbane periferiche, in attuazione del progetto ‘Quartieri connessi’.

“Stiamo riqualificando nove spazi – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – che diventeranno il ponte di collegamento tra i quartieri popolari e il contesto vicino sul modello delle portinerie parigine: grazie all’uso delle tecnologie avvicineremo i cittadini tra loro e all’amministrazione pubblica. L’obiettivo è dar vita ad un servizio innovativo che organizzi e tenga insieme le tante realtà che lavorano nei quartieri milanesi”.

Dopo l’avvio della ristrutturazione e messa a norma degli spazi, che per alcuni è tuttora in corso, parte quindi la seconda fase del programma che rimette in gioco spazi diversificati per caratteristiche e metratura (che va dai 40 ai circa 100 mq) ai piedi di stabili di edilizia residenziale pubblica, per i quali in origine fungevano da locali di guardiania o nei quali erano inseriti come negozi, ormai sfitti.

I progetti dovranno coniugare diversi aspetti: la sostenibilità economica del servizio, che dopo un periodo di start-up di due anni dovrà sostenersi autonomamente, l’inclusione sociale, con il diretto e attivo coinvolgimento dei residenti e delle realtà presenti sul territorio, il radicamento al quartiere attraverso una rete locale a sostegno del progetto, e infine l’ibridazione tra ambiti diversi, quali il commercio, l’impresa, ma anche il welfare di comunità e forme di economia sociale e solidale.

Palazzo Marino sosterrà i progetti attraverso l’erogazione di un finanziamento (fino al 90% del costo totale) per i primi due anni ed assegnando i locali riqualificati a titolo gratuito per l’intera durata del servizio (massimo 6 anni, rinnovabili). A carico dei soggetti vincitori rimarranno quindi solo i costi vivi, quali utenze e spese condominiali.