Lombardia riconosce 13 nuovi prodotti agroalimentari tradizionali

L'assessore Rolfi: "Presto accordi con Gdo per corner dedicati"

DIC 14, 2019 -

Milano, 14 dic. (askanews) – Manzo all’olio di Rovato, Salame cotto di Quinzano d’Oglio, Casoncello di Barbariga, Tinca al forno di Clusane. Ma anche Aranciata, Aranciata amara, Bibita al chinotto, Ginger, Bitter e Limonata. Sono alcuni dei 13 nuovi “Prodotti agroalimentari tradizionali” riconosciuti con decreto dalla Regione Lombardia. Tra i nuovi entrati nell’elenco figurano anche la Pomella genovese della Valle Staffora, i Canünsei de Sant’Antone e i Fasulin de l’öc cun le cudeghe. La lista aggiornata comprende 264 prodotti, raggruppati in 11 diverse categorie, le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono consolidate nel tempo da almeno 25 anni e sono praticate in modo omogeneo e secondo regole tradizionali.

“La Lombardia – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi – ha un patrimonio agroalimentare indescrivibile. Vogliamo valorizzare davvero questi prodotti, spesso di nicchia ma di alta qualità, che rappresentano un territorio e contribuiscono al mantenimento della nostra tradizione contadina e alimentare. Dal panettone di Milano, il ‘re del Natale’ conosciuto da tutto il mondo, ai formaggi realizzati in frazioni montane da poche decine di persone: ogni prodotto è la sintesi della storia e della cultura di realtà locali e contribuisce a stimolare l’aggregazione e il senso di appartenenza a un luogo”.

Il riconoscimento dei prodotti agroalimentari tradizionali ha un ruolo fondamentale nell’affermazione delle identità delle comunità rurali. L’inserimento nell’elenco permette infatti di salvaguardare la tradizione dei processi produttivi, di preservare una sapienza spesso secolare e di produrre specialità difficilmente replicabili altrove, mantenendo il legame con il territorio e con le comunità locali che, nei secoli, le hanno generate. “Comuni e operatori ci hanno chiesto di valorizzare questi prodotti – spiega ancora Rolfi -. Per questo abbiamo introdotto per i produttori la facoltà di specificare, nell’etichettatura del prodotto, l’appartenenza all’elenco dei prodotti tradizionali riconosciuti dalla Regione Lombardia. Siamo già in contatto con alcune catene della Grande distribuzione. Nei prossimi mesi faremo accordi per realizzare nei supermercati lombardi corner dedicati ai nostri prodotti tipici”.