“Con la mia elezione si è rotto un vetro di cristallo” (Marta Cartabia)

E' la prima donna alla guida della Corte Costituzionale

DIC 11, 2019 -

Roma, 11 dic. (askanews) – “Con la mia elezione si è rotto un vetro di cristallo”. Lo ha detto la neo presidente della Corte Costituzinale, Marta Cartabia, durante la conferenza stampa subito dopo l’elezione, citando le parole della prima giudice alla Consulta Fernanda Contri.

“Avverto che questo passaggio ha un impatto significativo nella storia delle istituzioni. Le donne nella magistratura sono la maggioranza ma non lo sono nelle giurisdizioni superiori e ai vertici delle stesse. Sento la reponsabilità dell’incarico ma avverto anche l’onore di essere qui e di essere motivo di ispirazione per altre, sperando alla prossima elezione di poter commentare, come ha fatto la neo premier finlandese: ‘l’età e il sesso non contano’, mentre ancora in Italia contano”, ha aggiunto.

Marta Cartabia, nata nel 1963 a San Giorgio su Legnano (Milano), è la prima donna ad essere stata eletta presidente della Consulta. Rimarrà in carica fino al 13 settembre 2020, quando scadrà il suo mandato di giudice costituzionale.

Sposata, tre figli, Marta Cartabia è professore ordinario di Diritto costituzionale e, nel settembre 2011, viene nominata dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giudice della Corte costituzionale, di cui è stata vice presidente dal novembre 2014. La sua carriera accademica è stata segnata sin dagli esordi da un’intensa attività di ricerca in ambito costituzionalistico con uno spiccato respiro europeo ed internazionale. Ha conseguito il PhD presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (1993), essendo stata, nel frattempo, Research Scholar presso la Michigan Law School (Ann Arbor, USA, 1991). Ha insegnato presso numerose università italiane ed è stata Visiting Professor in Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Tra le varie esperienze accademiche si segnalano il Modulo Jean Monnet in Diritto costituzionale europeo (2005-2008), la Clynes Chair in Judicial Ethics, presso l’Università Notre Dame, Indiana (USA, 2013) e l’Inaugural Fellowship presso lo Straus Institute for Advanced Study in Law and Justice, New York University, New York (USA, 2009-2010).

In questi anni, ha partecipato ai comitati di sviluppo strategico di primari istituti universitari come l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole e la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica Portoghese. Dal 2013, è invitata ogni anno al seminario Global Constitutionalism, parte del Gruber Program for Global Justice and Women’s Rights organizzato dalla Law School di Yale (USA). Tra gli incarichi istituzionali, è stata assistente di studio presso la Corte costituzionale (1993-1996). Tra il 2008 e il 2010, è stata componente di FRALEX – “Fundamental Rights Agency Legal Experts” – presso l’Agenzia dei diritti fondamentali dell’Unione Europea a Vienna, in qualità di esperto giuridico per l’Italia.

Dal dicembre 2017, è membro della Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto (altrimenti nota come Commissione di Venezia), organo del Consiglio d’Europa, che svolge attività consultiva e di riflessione indipendente intorno ai principi chiave del patrimonio costituzionale europeo: la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto.

Dal 2018, è cofondatrice e copresidente dell’Italian Chapter di ICON.S – The International Society of Public Law – del cui del Society’s Council internazionale è membro dal 2014. È membro dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti dal 2000.

Ricopre diversi incarichi di responsabilità editoriale in molte riviste a carattere scientifico tra i quali si segnala il Comitato di direzione di Quaderni costituzionali (il Mulino) e Diritto e società (Editoriale Scientifica), nonché la partecipazione all’Advisory Board dell’International Journal of Constitutional Law (I-CON).

Nel 2009 ha cofondato la prima rivista italiana di diritto pubblico in lingua inglese, l’Italian Journal of Public Law che codirige dalla fondazione.

La sua bibliografia annovera oltre 230 pubblicazioni in diverse lingue tra libri, capitoli di libri e articoli. I settori privilegiati della sua attività di ricerca riguardano il diritto costituzionale italiano ed europeo, la giustizia costituzionale, la protezione dei diritti fondamentali e il rapporto tra Stato e confessioni religiose.

Tra gli altri si evidenzia, in particolare il volume Principi inviolabili e integrazione europea (Giuffrè, 1995). Con Joseph Weiler ha pubblicato nel 2000 L’Italia in Europa (il Mulino); con Andrea Simoncini nel 2013 ha curato il volume La legge di re Salomone. Ragione e diritto nei discorsi di Benedetto XVI (Rizzoli) pubblicato anche in lingua inglese per Cambridge University Press. Insieme a V. Barsotti, P. Carozza e A.

Simoncini, nel 2015, ha pubblicato il primo libro in lingua inglese sulla Corte costituzionale italiana Italian Constitutional Justice in Global Context (Oxford University Press) che sarà seguito a breve da un volume per Routledge che approfondirà alcune tematiche di giustizia costituzionale in chiave comparata. Nel 2018, per il Mulino, ha scritto con Luciano Violante, il volume Giustizia e mito. Con Edipo, Antigone e Creonte, una riflessione sul diritto a partire dall’Edipo re e dall’Antigone di Sofocle di cui sono in corso le traduzioni in lingua inglese e in lingua araba. Presso la casa editrice Hart, è in corso di pubblicazione il volume Constitution of Italy scritto con Nicola Lupo.

Cartabia ha redatto 171 decisioni dall’ingresso alla Corte costituzionale nel 2011 ad oggi. Alcune delle pronunce più significative sono pubblicate sul sito online della Corte costituzionale nella pagina del Presidente.

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