Sarà di Giornalisti Nell’Erba la più giovane reporter alla COP25

E' Lara Attiani, co-fondatrice Fridays For Future Castelli Romani

DIC 5, 2019 -

Roma, 5 dic. (askanews) – Giornalisti Nell’Erba sarà tra le testate presenti alla Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (#COP25), e quest’anno nel team di inviati ci sarà anche quella che con tutta probabilità sarà la più giovane reporter italiana (e forse anche del resto delle delegazioni). Si tratta di Lara Attiani, 16 anni, attivista da sempre, Giornalista Nell’Erba sin dalla nascita e co-fondatrice del gruppo Fridays For Future Castelli Romani.

Lunedì 2 dicembre si è aperta COP25, la 25° Conference of Parties sul cambiamento climatico, presieduta dal Cile ma spostata a Madrid a causa di questioni di sicurezza dello Stato cileno. Delegazioni di tutto il mondo hanno raggiunto la capitale spagnola per discutere e negoziare regole e meccanismi d’attuazione degli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi, sottoscritto nel 2015 a COP21. Si tratta di una COP “tecnica”, una COP che dovrebbe preparare bene quella dell’anno prossimo prevista (in teoria) come la COP dell’ambizione, ossia quella in cui gli Stati presentano i loro impegni aggiornati per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. In questo Summit Onu, alla vigilia del quale piovono dal mondo scientifico previsioni catastrofiche, si discuteranno particolari rimasti in sospeso nel “regolamento” (rulebook) scritto a Katowice, meccanismi economici per favorire la decarbonizzazione, ma soprattutto spingere gli Stati ad alzare e di parecchio l’asticella dei propri impegni.

“Manca ancora la volontà politica. La volontà politica di dare un prezzo al carbonio. La volontà politica di fermare i sussidi alle fonti fossili. La volontà politica di smettere di costruire centrali a carbone dal 2020 in poi. La volontà politica di spostare la tassazione dal reddito al carbonio, e tassare l’inquinamento anziché le persone”, ha affermato il Segretario Generale Antonio Guterres “i nostri sforzi fino ad ora sono stati assolutamente inadeguati”. Ha spiegato Guterres: “Gli Accordi presi a Parigi porterebbero comunque a un aumento di 3 °C, ma molti Paesi non si stanno impegnando nemmeno a rispettare tali impegni”.

Previsto nelle prossime ore anche l’arrivo di Greta Thunberg a Madrid, sbarcata martedì dal catamarano Le Vagabonde che l’ha riportata in Europa, a Lisbona, dopo aver appreso dello spostamento di COP25 in Spagna. “Non ci fermeremo, faremo tutto ciò che ci è possibile per mettere pressione alle persone di potere finché non mostreranno di spostare le loro priorità più in alto. Ci assicureremo che le voci delle future generazioni saranno ascoltate. Siamo di fronte a un’emergenza globale e dobbiamo affrontarla da un punto di vista realistico: dobbiamo lavorare insieme per lottare non soltanto per noi stessi ma anche per ogni singolo essere vivente sulla Terra” ha detto la giovane attivista appena messo piede sulla terraferma.

Un obiettivo chiave della COP25 è infatti quello far alzare l’ambizione generale anche completando diversi aspetti chiave rispetto alla piena operatività dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Altri temi aperti da affrontare a Madrid sono quelli legati all’adattamento, alle perdite e ai danni (il cosiddetto spinosissimo capitolo “loss and damage”), la trasparenza nei flussi di denaro e di tecnologie, le problematiche indigene, gli oceani, la silvicoltura, le questioni di genere.