Riesame: falsi in report su viadotti pericolosi per incolumità

I giudici: omessi controlli almeno dal 2013 per i costi

DIC 3, 2019 -

Genova, 3 dic. (askanews) – “Aver riportato, anzi ricopiato, nei rapporti trimestrali i medesimi difetti e voti dei verbali precedenti, accampando la giustificazione che non si poteva entrare nei cassoni, integra una condotta di falso, per di più falso estremamente pericoloso. E’ stata fornita una posticcia copertura a gravissime inerzie fonte di potenziali, rilevantissimi, pericoli per la sicurezza dei trasporti e l’incolumità pubblica”. E’ quanto si legge nelle motivazioni dell’ordinanza con cui i giudici del tribunale del Riesame avevano accolto la richiesta della Procura di Genova di interdire dalla professione 10 dirigenti e tecnici di Spea, nell’ambito dell’inchiesta sui falsi report sui viadotti autostradali nata dall’indagine sul crollo di Ponte Morandi.

“Sembra palese al collegio – si legge ancora nelle motivazioni – che si è trattato non di mera sciatteria o generica inadeguatezza, bensì del frutto della precisa volontà per tacitare le esigenze di ‘formale controllo’, senza dare conto della realtà di una sostanziale diuturna omissione almeno dal 2013 dei doverosi controlli interni per la ricordata inaccessibilità delle strutture cave o, viene da dire, per l’eccessiva onerosità del ricorso ai presidi tecnici di un’appaltatrice esterna”.