Autosufficienza energetica su base annua per nuovo campus Bocconi

Tramite pannelli solari e pompe di calore alimentate da Ticinello

NOV 25, 2019 -

Milano, 25 nov. (askanews) – L’ampliamento del campus dell’Università Bocconi sulla superficie di 35.000mq dell’ex Centrale del Latte di Milano, inaugurato oggi alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è autosufficiente dal punto di vista energetico su base annua. Merito delle coperture degli edifici dotate di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, che producono oltre 1.200 kW di potenza nominale, e delle pompe di calore e dei gruppi frigoriferi alimentati ad acqua senza consumo fisico della stessa, che viene prelevata e poi restituita al corso d’acqua del Ticinello. Gli stessi edifici hanno un involucro ad alta efficienza, fatto di una prima pelle esterna in lamiera stirata in alluminio anodizzato e una seconda in vetro e alluminio a taglio termico. È previsto inoltre un sistema evoluto di gestione dell’illuminazione con controllo automatico dei livelli di luminosità in ogni singolo spazio.

Le linee morbide progettate dallo Studio Sanaa di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, la trasparenza degli edifici e i 17.000 metri quadrati di verde aperto al pubblico raggiungono il duplice obiettivo di plasmare un nuovo e organico campus urbano, la cui continuità è garantita dalla pedonalizzazione di parte di piazza Sraffa, e di creare un asse verde che va dal Parco Ravizza, a est, fino al Parco Baravalle, a ovest, estendendosi a sud verso il Parco delle memorie industriali dell’area ex-OM. L’obiettivo è infatti quello dì farlo diventare un campus aperto, verde e trasparente.

L’idea di apertura si concretizza nella sostanziale continuità tra spazi interni ed esterni che caratterizza l’architettura dello Studio Sanaa. Le facciate degli edifici sono trasparenti, creando la sensazione di spazi interni che fluiscono verso quelli esterni, e le linee sono curve. Le articolazioni tradizionali dell’urbanistica milanese (strada, isolato, giardini, cortili) sono reinterpretate, a dimostrazione della forte sensibilità al contesto urbano di riferimento. Per esaltarne leggerezza e trasparenza, gli edifici hanno una conformazione che si chiude in se stessa, formando al centro delle corti.