Il consorzio del Prosecco Doc festeggia 10 anni di successi

Per il 2019 stima una produzione di 485 milioni di bottiglie

NOV 19, 2019 -

Roma, 19 nov. (askanews) – Dieci è il numero magico quest’anno per il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco. Dieci sono infatti gli anni trascorsi dal giorno della sua fondazione e altrettanti quelli dal riconoscimento della denominazione che ormai è universalmente identificata come il portabandiera delle bollicine tricolore a tutte le latitudini.

Il 19 novembre del 2009 nasceva a Treviso il Consorzio attualmente presieduto da Stefano Zanette, appena qualche mese dopo quel 17 luglio che ha sancito il Prosecco come Denominazione di Origine Controllata, avviando un inarrestabile processo di crescita quantitativa e qualitativa che nel 2018 si riassume in oltre 464 milioni di bottiglie per un valore pari a 2,4 miliardi di euro. E che proprio nel giorno del decimo anniversario del Consorzio ribadisce il suo status di ambasciatore del made in Italy enoico entrando nel novero delle “Eccellenze del sistema produttivo ed economico” di Poste Italiane.

E’ stato infatti presentato oggi a Roma, presso il Palazzo storico della prima Zecca dell’Italia unita, il francobollo celebrativo dedicato al decennale della DOC Prosecco: una carta-valore postale, stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. (tiratura: un milione di esemplari), che raffigura delle vigne con le Alpi sullo sfondo, un tipico paesaggio italiano del nord est evocativo, in particolare, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, dove si produce il Prosecco DOC; in alto a sinistra è inoltre riprodotto il logo del decimo anniversario del Consorzio di tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco. Completano il francobollo la leggenda “CONSORZIO TUTELA PROSECCO DOC”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

“Siamo partiti con una produzione che non arrivava a 142 milioni di bottiglie – ha detto il presidente del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette – per attestarci, a distanza di un decennio, a numeri più che triplicati che, secondo le nostre proiezioni, dovrebbero chiudere il 2019 con 485 milioni di unità. Un balzo dunque del +242% che ben sintetizza il nostro impegno sul fronte della qualità e della promozione, di pari passo con quello per la tutela del nome Prosecco. Una strada intensa e ricca di risultati che oggi si traduce in un successo mondiale, in partnership culturali e sportive prestigiose e soprattutto nella creazione di molti posti di lavoro e in un contributo fondamentale alla bilancia commerciale italiana, visto che il 75% delle nostre bottiglie viene esportato per un valore pari a 1,8 miliardi di euro”. (Segue)