Giustizia, Luca Palamara: intercettazioni erano riservate

Magistrato sotto inchiesta al Mix delle 5 - Rai Radio1

NOV 15, 2019 -

Roma, 15 nov. (askanews) – “L’avvocato Calafiore non l’ho mai conosciuto. L’avvocato Amara l’ho visto due volte in momenti conviviali e il dottor Longo l’ho visto una volta. Non ho mai avuto né rapporti, né telefoni, né frequentazioni con loro”. Così ha detto in un passaggio dell’intervista il magistrato Luca Palamara, che ha parlato per la prima volta ai microfoni di Rai Radio1 all’interno di “Il mix delle 5″ condotto da Giovanni Minoli”.

Molti i temi dell’intervista. Si è parlato della vicenda legata alla nomina del dottor Longo a procuratore di Gela. Alla domanda di Minoli: “Questa nomina c’è stata?” Palamara ha risposto. “Non è mai avvenuta. Non solo: il nome del dottor Longo non è stato nemmeno proposto in commissione perché al suo posto nel febbraio 2016 è stato nominato il dottor Asaro. La procura di Perugia nel decreto di perquisizione smentisce questa ipotesi della nomina di Gela”.

Si è parlato delle intercettazioni apparse sui giornali riguardanti la sua vicenda: “La procura di Perugia ha trasmesso le intercettazioni al Csm, dopodiché nel mese di maggio sono state pubblicate dagli organi di stampa”. Alla domanda di Minoli: “E la responsabilità di quei materiali chi ce l’ha?”, Palamara ha risposto: “Direi entrambi perché il codice di procedura penale individua come titolare il procuratore della Repubblica. In questo caso si aggiunge il Csm che aveva la disponibilità di queste carte. Sarà oggetto di accertamenti perché si trattava di atti non depositati dei quali gli indagati non erano a conoscenza”. (Segue)