Ceriscioli: università di Camerino per rilancio area terremotata

Parla il Presidente della Regione Marche

NOV 13, 2019 -

Roma, 13 nov. (askanews) – “Una presenza autorevole che valorizza il ruolo dell’Università di Camerino per il rilancio dell’area terremotata. In una situazione oggettivamente difficile, l’Ateneo è riuscito a non perdere attrattività e studenti, nonostante la difficile situazione che il sisma ha determinato in termini di erogazione dei servizi”. Lo ha affermato il presidente della Regione Luca Ceriscioli, all’inaugurazione del 684esimo Anno Accademico, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. “Una partecipazione significativa che testimonia come il presidente Conte stia mantenendo fede a quanto detto nel giorno dell’insediamento del nuovo Governo. L’impegno che sta rispettando è quello di porre al centro dell’azione del nuovo esecutivo la ricostruzione del Centro Italia”. Lo sta facendo, ha ribadito Ceriscioli, “oggi, concretamente con la sua presenza a Camerino che testimonia, con i fatti, quanto sia vicino alle nostre esigenze. Una testimonianza suffragata soprattutto dal decreto sulla ricostruzione, in fase di conversione che ci ha visto, insieme a Palazzo Chigi con le altre Regioni a seguire questa attività importante. Il riflettore sulla sua presenza a Camerino è importante, perché dopo la visita del Santo Padre sembrava venir meno quell’attenzione che invece è fondamentale per ripartire e per rispondere ai tanti bisogni della comunità locale e alle tante domande che ancora attendono una risposta. Quello che concretamente serve è una semplificazione normativa e una certezza per chi lavora nel sisma. Servono quegli strumentisti essenziali per garantire sviluppo a queste aree a fortissimo rischio di spopolamento” Ceriscioli ha infine colto l’occasione per chiedere a Conte di sostenere il progetto delle Casermette, individuato da un accordo con l’esecutivo Gentiloni: “è fondamentale la realizzazione della prevista area di sviluppo e ricerca sui temi che coinvolgono tutte le Università marchigiane, con il traino di Unicam che troverebbe motivo e forza per continuare a crescere, e guidare la rinascita dell’entroterra devastato dal sisma”.