Confessa proprietario cascina esplosa ad Alessandria: sono stato io

Giovanni Vincenti: sono indebitato, volevo i soldi assicurazione

NOV 9, 2019 -

Roma, 9 nov. (askanews) – Ha confessato Giovanni Vincenti, è lui il responsabile dell’esplosione della cascina a Quargnento in provincia di Alessandria, dove hanno perso la vita Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido, i tre vigili del fuoco intervenuti per spegnere l’incendio. Lo ha riferito Enrico Cieri procuratore capo di Alessandria, nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che Vincenti, proprietario dell’edificio, ha messo in atto il piano per ottenere il premio di un’assicurazione sulla cascina, stipulata nell’agosto scorso, perché profondamente indebitato.

Giovanni Vincenti è “gravemente indiziato dei delitti di crollo, omicidio volontario plurimo, lesione personale dolosa. Stiamo valutando un ulteriore aspetto che è quello di tentata frode, nei confronti della compagnia di assicurazione, perché il crollo di questo edificio era volto a conseguire il premio dell’assicurazione stipulata nello scorso agosto, con un massimale di 1,5 mln di euro”, ha spiegato il procuratore Cieri.

“Ieri, nel corso della perquisizione della persona e del domicilio di Vincenti, in qualità ancora di persona offesa del reato, sono stati acquisiti elementi oggettivi assolutamente dimostrativi di una sua responsabilità nella realizzazione del congegno esplosivo, perché è stato trovato il foglietto di utilizzo del timer rinvenuto nell’abitazione crollata in parte”, ha aggiunto Cieri sottolineando che “dal sequestro di questo documento i carabinieri di Alessandria hanno ottenuto riscontro oggettivi che hanno indotto Vincenti a rendere una prima confessione e successivamente, interrogato dal pm ha ribadito questa confessione, riscontrando egli stesso tutti gli elementi acquisiti nei suoi confronti”.

Vincenti è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e rinchiuso nel carcere di Alessandria.

“Anche la moglie è stata interrogata nella notte ma è stata rilasciata, ma rimane indiziata a piede libero per il concorso degli stessi reati ascritti al marito”, ha detto ancora il procuratore Cieri.

Bla