Abruzzo, Rigopiano: legali denunciano ‘macabra asta’ hotel

"Qualcuno si è assicurato delle bottiglie di vino"

NOV 9, 2019 -

Roma, 9 nov. (askanews) – Sul sito internet dedicato alle aste giudiziarie sarebbe apparso un annuncio che ha sconvolto le famiglie delle vittime travolte dalla valanga che ha distrutto l’hotel Rigopiano. In particolare secondo quanto denunciano i legali dei parenti delle vittime, il 30 Ottobre a via Alfonso di Vestea – Pescara si sarebbe tenuta un’asta delle bottiglie di vino pregiato che si trovavano nell’hotel e si sarebbero salvate dalla valanga.

Dalla lettura della perizia allegata al bando d’asta (COD. 2814910) emerge – si spiega in una nota – che sono in vendita anche moltissimi beni mobili dell’Hotel Rigopiano, la cui asta però è andata deserta. “Ciò che ha sconvolto i miei assistiti – ha dichiarato l’avvocato Romolo Reboa che, insieme a Gabriele Germano, Massimo Reboa, Silvia Rodaro, Maurizio Sangermano e Roberta Verginelli assiste le famiglie di quattro vittime – è che vi è stata una macabra asta che ha visto più persone competere per assicurarsi le bottiglie della cantina della morte”.

Insomma – continua il penalista – quel “che lascia perplesso me ed i colleghi della loro difesa è che nella vicenda esca oggi un soggetto nuovo, il Fallimento 70/2010 Del Rosso srl, che risulta proprietario dei mobili dell’Hotel Rigopiano e che, certamente con l’autorizzazione del Giudice Delegato, li ha messi in vendita”. E quindi “vi è un soggetto nuovo, un curatore fallimentare, mai ascoltato nell’inchiesta penale, che potrebbe rivelare informazioni preziose sullo stato dei luoghi, sulle autorizzazioni, che mi riservo di convocare per una audizione in sede di indagini difensive”.