Muro Berlino, Zaia: la forza della libertà fu inarrestabile

"Italia per crescere deve abbattere muro del centralismo con l'autonomia"

NOV 8, 2019 -

Venezia, 8 nov. (askanews) – “Il popolo che cerca la sua libertà e lotta per il suo futuro ha una forza inarrestabile. Ce lo ricorda la caduta del muro di Berlino, che per 28 anni divise i popoli della Germania. Il 9 novembre di 30 anni fa accadde una rivoluzione pacifica. Fu come un potente big bang: ragazzi poco più che diciottenni salirono su quel muro, lo scavalcarono e lo abbatterono, dopo che per anni esperti di geopolitica e premi Nobel avevano discusso di come sarebbe caduto. Giovani e vecchi, poliziotti e soldati, per anni divisi e nemici, si abbracciarono esprimendo gioia e fiducia nel futuro democratico in uno Stato Federale. Se Dio vuole, in Italia non ci sono barriere fisiche, ma anche i popoli e i territori che compongono il Paese hanno in questa fase storica il loro muro da abbattere, che si chiama centralismo. Il metodo pacifico, democratico e costituzionale per farlo si chiama autonomia”.

Con queste parole, e con un riferimento all’attualità italiana, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda il trentennale della caduta del muro di Berlino che, il 9 novembre 1989, smise di dividere le “due Germanie”.

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