Internet, Aidr protagonista al Forum italiano IGF

Presentate quattro proposte di workshop alla manifestazione di Torino

OTT 31, 2019 -

Torino, 31 ott. (askanews) – Si è conclusa oggi, al Politecnico di Torino, la “tre giorni” dell’IGF, Internet Government Forum Italia 2019, il Forum italiano sulla governance di Internet. Una manifestazione che ha riunito tutti gli attori interessati delle pubbliche amministrazioni, del mondo politico, economico, scientifico e della società civile, con l’intento di consentire un dialogo aperto, interattivo e su basi egualitarie in merito a questioni attuali sulla digitalizzazione. All’edizione di quest’anno, in cui si è celebrato il cinquantenario della nascita di Internet, l’Associazione italian digital revolution (Aidr) ha presentato 4 proposte di workshop.

“Abbiamo partecipato a IGF Italia 2019 perché crediamo che iniziative come questa siano l’occasione per rinforzare in modo aperto e costruttivo il dialogo sulle questioni legate alla digitalizzazione – ha inquadrato Mauro Nicastri, dell’Agenzia per l’Italia Digitale e presidente Aidr -. Le diverse adesioni della società civile fanno sì che l’Aidr possa favorire tra gli aderenti la consapevolezza di una missione: farsi carico, come sistema, delle complessità e problematiche concrete e tangibili effetto della ‘digital revolution’ nel ridefinire la vita delle persone, promuovendo e sollecitando, nei riguardi dei differenti livelli di governo e in tutte le opportune sedi, ogni utile iniziativa volta a valorizzare l’azione degli aderenti”.

Il primo workshop targato Aidr, “Tecnologie emergenti, competenze e nuove professioni per la digitalizzazione del patrimonio culturale e artistico”, si è svolto martedì 29 ed è stato coordinato da Dunia Pepe, ricercatrice INAPP e socio Aidr. “Nel corso del dibattito – ha spiegato – i relatori ed il pubblico hanno avuto modo di confrontarsi su un settore strategico, l’innovazione dell’impresa culturale, che ha prodotto nel 2018 un valore aggiunto del 2,9% superiore all’anno precedente sull’economia italiana. Particolarmente significative sono state la riflessione e la consapevolezza di quanto la digitalizzazione del patrimonio culturale sia rappresentativa del modello di società e di lavoro 4.0”. Nel corso della tavola rotonda sono intervenuti Carmine Marinucci, segretario generale di DiCultHer, Andrea Pugliese, progettista di esperienze digitali, e Francesco Pagano, responsabile Servizi Informatici di Ales, intervenuto sul tema “Interfacce conversazionali nel patrimonio culturale”.

Due i workshop tenutisi mercoledì 30. Il primo, dal titolo “Tecnologie emergenti, infrastrutture critiche e dominio cibernetico”, è stato organizzato da Roberto Reale, responsabile Osservatorio Blockchain e smart cantract di Aidr. “La governance delle tecnologie emergenti è una sfida di complessità sempre crescente per la costruzione del digital single market europeo. Per non perdere terreno rispetto alle grandi potenze mondiali occorre la convergenza di una visione chiara a livello comunitario, investimenti adeguati e lo sviluppo di competenze multidisciplinari in grado di gestire la complessità dei cambiamenti in atto”, ha argomentato Reale. Il secondo workshop, “Evoluzione di Internet Governance: Il ruolo delle comunità epistemiche di internet”, è stato coordinato da Vito Coviello, responsabile Osservatorio tecnologie digitali nel settore dei trasporti e della logistica. “La rivoluzione digitale – ha sottolineato Coviello – è un processo inarrestabile e imprescindibile ma, considerando che tutto ciò che è ‘virtuale’ è contrapposto a ‘fisico’ e non al ‘reale’, necessita di una attenta governance, che garantisca un percorso di crescita tutelando la società civile, gli individui, e assicuri spazi adeguati alle diversità culturali e sociali”.

In chiusura, oggi, 31 ottobre, si è svolto il quarto workshop Aidr, dal titolo “Cyber warfare e cyber peace, la stabilità dello spazio cibernetico”, curato da Umberto Rosini, responsabile Osservatorio cyber security, cyber safety, cyber ethic di Aidr. “Da più di un decennio – ha rimarcato Rosini – c’è la corsa a livello mondiale al cyber armamento; gli attacchi informatici contro tutti i tipi di sistemi di informazione e comunicazione sono una realtà quotidiana e la guerra informatica diventa una minaccia crescente. Alla guerra cibernetica si contrappone la pace cibernetica che si può raggiungere attraverso la consapevolezza e la cooperazione internazionale tra Stati, player del mondo cyber e cittadini”.