Roma, Mun.VI: Caudo e Pratelli commemorano deportati Montesacro

1259 persone, tra cui 207 bambini

OTT 15, 2019 -

Roma, 15 ott. (askanews) – Sabato 16 ottobre 1943, 1259 persone, tra cui 207 bambini, furono rastrellate a Roma e deportate. Solo in 16 fecero ritorno. Nessun bambino era tra di loro. Domani, dalle ore 9:00 alle 11:30 Giovanni Caudo, Presidente del III Municipio e Claudia Pratelli, Assessora alla scuola del III Municipio, saranno al Liceo Aristofane per commemorare quel sabato nero. “Il quartiere Montesacro è stato un teatro importante della resistenza a Roma. Qui – commenta Giovanni Caudo, in una nota – sono stati tantissimi i partigiani, ebrei e non, a cadere. Tantissimi di loro erano dei ragazzini, a volte poco più che bambini. E’ dalla loro voce che dobbiamo ripartire. La loro voce di ragazzi giovani, idealisti, sognatori con un’idea ben precisa di futuro. Idea che stiamo perdendo perché si sta smarrendo il senso della memoria collettiva. Per questo saremo in quel liceo, domani. Molti di quelli che hanno lottato per la resistenza, infatti, o che hanno ospitato – in tutta Roma -persone ebree impedendo che fossero rastrellate, avevano l’età dei ragazzi e delle ragazze dell’Aristofane. E a loro che spetta di raccontare ciò che è stato. Perché l’orrore non riaffiori. Perché, citando proprio il lavoro che questi giovani hanno prodotto Succederà di nuovo. “Se dimenticherete la mia e le loro voci, se non ascolterete il mio e il loro grido, diventerete indifferenti. Sarete ‘n gabbia. ‘Na gabbia peggiore de quella de questi partigiani. ‘Na gabbia de parole che ve divoreranno e ve impediranno d’esse liberi, se non saprete fare memoria. Quindi correte. Nun state fermi. pensate a tutto quello che avemo fatto. Smettetela de non fà gnente! Perché ogni giro de corsa ve dovrebbe ripagà de dieci secondi de felicità” conclude il Presidente. “Ragazzi protagonisti del cambiamento. Lo furono allora, in quel contesto buio che fu l’epoca del nazifascismo e ancora più devono esserlo oggi mentre le eco del passato si affievoliscono paurosamente. Ma possono farlo solo se mantengono vivo e saldo il ricordo di ciò che è stato. Per questo sarà importante essere presenti in questo liceo, domani, come persone e soprattutto come rappresentanti delle istituzioni per ribadire che noi, il nostro Paese, la nostra città non può e non deve dimenticare” conclude Claudia Pratelli. Nel corso dell’incontro si darà lettura del lavoro di ricerca storica sulla resistenza nel quartiere Montesacro ‘Nun state fermi’ prodotto proprio dai ragazzi e dalle ragazze del liceo Classico e Linguistico Aristofane, e giunto primo classificato al concorso letterario nazionale indetto sul tema della memoria Che Storia! Concorso nazionale di scrittura per gli istituti di istruzione secondaria di II grado per l’anno scolastico 2018-2019.