Palermo, 15 ott. (askanews) – Almeno 12 cadaveri del naufragio avvenuto lo scorso 7 ottobre a 6 miglia a sud di Lampedusa sono stati individuati dalla guardia costiera nel Canale di Sicilia.
La piccola imbarcazione su cui viaggiavano una sessantina di migranti si è inabissata in un tratto di mare dove la profondità è di circa 60 metri. Tra i corpi individuati ci sono anche quelli di una donna, e del bimbo di pochi mesi di cui avevano riferito i naufraghi arrivati sull’isola.
La guardia costiera, che sta proseguendo le ricerche, non esclude la presenza di altri corpi nella zona. Sulla zona sono impegnati i nuclei dei sommozzatori nonché un robot subacqueo che ha ripreso il barchino e diversi cadaveri che potrebbero anche essere sparsi più lontano rispetto al luogo individuato. Le operazioni di recupero inizieranno nei prossimi giorni e potrebbero durare tre giornate. Sul naufragio, del quale erano già state recuperate 13 salme, tutte di donne, la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta coordinata dal pm Salvatore Vella.
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