Roma, voci di migranti della capitale e non, in un nuovo blog

Oggi parte, promosso dalla scuola Penny Wirton

OTT 15, 2019 -

Roma, 15 ott. (askanews) – Decine di storie di migranti e di volontari, impegnati nell’inclusione, racconteranno l’Italia nel cammino, più o meno faticoso, verso l’Europa unita. Da oggi sul blog www.iquadernidellapennywirton.it – che si affianca al sito istituzionale della Penny Wirton, scuola di italiano gratuita per migranti – voci di speranza e di dolore si incontreranno e metteranno insieme, così come avviene nelle oltre 40 scuole dislocate in tutta Italia. “Giovanni e Mohamed, Claudia e Lucinda, Mario e Ismail – spiega Eraldo Affinati, scrittore e fondatore della scuola Penny Wirton -. sono volontari, individui di ogni età ed estrazione sociale: pensionati, impiegati, operai, giovani, studenti delle medie superiori e universitari. I migranti vengono da tutto il mondo: l’anno scorso, soltanto a Roma, abbiamo contato cinquanta nazionalità diverse. Ognuno di loro, docenti e studenti, da nord a sud, dal centro alla periferia, ha una storia da raccontare, un momento da condividere, un amico da presentare. I Quaderni della Penny Wirton, dopo oltre undici anni di scuola, raccoglieranno queste testimonianze lanciandole nel mare della grande rete”. “La speranza è che queste storie siano esempio o spunto di riflessione, in particolare sul tema delle relazioni umane – spiega Luce Lenzi, fondatrice della scuola Penny Wirton -. Le scuole Penny Wirton dimostrano che la relazione umana tra persone di diversa origine è il migliore antidoto ai rigurgiti di odio e violenza che purtroppo stanno caratterizzando il tempo in cui viviamo”. Il blog sarà presentato oggi 15 ottobre alle 18 presso la libreria Erickson di viale Etiopia 20 a Roma, insieme alla nuova edizione del manuale didattico “Italiani anche noi”. Il manuale, composto da due volumi (uno rosso e uno blu) è in adozione nelle scuole Penny Wirton, dove si opera senza classi, senza voti, e soprattutto senza cattedre. L’insegnamento, infatti, si svolge nel rapporto uno a uno, per ogni studente c’è un insegnante volontario. L’obiettivo è favorire un migliore accesso alla lingua italiana e allo studio per i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo che transitano in Italia.