Sanità, Hospital Consulting presenta l’Ospedale del Futuro

Giampaoli: "è necessario avere strutture flessibli"

OTT 11, 2019 -

Firenze, 11 ott. (askanews) – È stato presentato questa mattina, nell’ambito della manifestazione “Forum della Salute” in corso a Firenze, l’Ospedale del Futuro. Il progetto, realizzato da Hospital Consulting – società leader nel mercato sanitario e ambientale – in collaborazione con CSPE – Centro Studi Progettazione Edilizia – e Teorema Holding, vuole ridisegnare il modo di pensare ma soprattutto di vivere la vita ospedaliera.

Lo sviluppo tecnologico e scientifico impone di adeguare le nostre strutture mediche, che in Italia tra pubblico e privato superano le mille unità con una media di 3,6 posti letto ogni 1.000 abitanti (Fonte: Ministero Salute), per renderle al passo con le esigenze non solo dei pazienti ma anche degli operatori, attraverso un lavoro attento sull’utilizzo degli spazi.

“Il concetto dell’ospedale del futuro – dichiara Marisa Giampaoli, Amministratore Delegato e Presidente Hospital Consulting – parte dall’idea che un’organizzazione sanitaria non può più non tenere conto della necessità di avere una struttura flessibile, che tenga conto delle esigenze sanitarie e delle innovazione tecnologiche che variano velocemente nel tempo. Il modello che si propone composto di moduli funzionali e funzionanti si presta ad adeguarsi alle esigenze della cliente sanitario secondo una logica di partnership “win-win”.”

Fruibilità della struttura, flessibilità organizzativa degli spazi interni e bassi costi di gestione sono i punti cardine alla base di questo nuovo progetto pensato per proporre una soluzione concreta, tanto per le opere pubbliche quanto per quelle private, che nei prossimi anni saranno chiamate a effettuare lavori di adeguamento e ristrutturazione. Questo “blue print” potrà essere utilizzato da clienti pubblici e privati che vorranno affrontare la propria innovazione.

“Ottimizzare gli spazi in maniera appropriata – aggiunge Giampaoli – servirà per: gli operatori sanitari, che ad oggi affrontano lunghe camminate nei corridoi ospedalieri per raggiungere il paziente, organizzare la struttura con moduli che possano cambiare la propria utilità a seconda delle esigenze del momento e, infine, garantire un costo sostenibile e quindi una struttura architettonico-impiantistica in cui lo spazio non sia mai sovrabbondante o sovrastimato rispetto ai reali fabbisogni di utilizzo e alla corretta organizzazione del lavoro.”

“Abbiamo pensato dei percorsi per l’emergenza urgenza e per l’elezione- afferma Luca Maria Munari, amministratore unico di Respitalia Srl- abbiamo pensato come devono avvenire le forniture, tenendo presente che oggi, sempre per un discorso di sostenibilità, le forniture sono sempre più in outsourcing. Quindi servizi come farmacia, lavanderia, mensa, non sono più interni e vi arrivano dei prodotti finiti, che devono arrivare presto e in maniera finalizzata.

Secondo Paolo Felli architetto di Cspe, “è una sfida un po’ particolare che noi abbiamo accettato, proprio perché oggi la manutenzione e la gestione e sanno arrivando a dei costi così elevati che non ci possiamo più permette”.